"Il Ministro della Transizione Ecologica (sic!) Cingolani ingrana la marcia, però all'indietro, puntando sul passato, e cioè sulle fossili, approvando la Valutazione di Impatto Ambientale per ben 11 nuovi pozzi per idrocarburi, di cui uno anche esplorativo. Il tutto nel mare Adriatico (tra Veneto e Abruzzo), nel canale di Sicilia e, a terra, in Emilia Romagna in provincia di Modena. Inoltre, sempre in Emilia, questa volta in provincia di Bologna, ha approvato anche l'avvio della produzione di un pozzo già esistente a metano. Insomma, visti i primi atti ci verrebbe la voglia di battezzarlo noi, però come Ministero della Finzione Ecologica".
Lo scrive in un comunicato il Forum H2O, il forum abruzzese dei movimenti per l'acqua.
"Sono ben 7 interventi presentati negli anni scorsi dai petrolieri delle società Eni (3), Po Valley Operations PTY Ldt (2) e SIAM Srl (2) - scrive ancora il Forum H2O -. Progetti che per anni - anche dal 2014 - erano rimasti fermi al Ministero, e che il neoministro Cingolani ha prontamente resuscitato invece di mettere la parola fine in generale ai nuovi progetti fossili.
Oltre ai rischi e alle criticità insiti in ogni singolo progetto, per incidenti (recentemente in Croazia una piattaforma si è inabissata per il maltempo, per dire), perdite, scarichi, la cosa grave è che ci si allontana sempre di più dagli obiettivi fissati dall'Accordo di Parigi sul clima, che poi a chiacchiere tutti dicono di voler rispettare".
"Per Cingolani e il Governo Draghi evidentemente l'emergenza non è quella climatica, ma quella di premiare i progetti dei petrolieri - conclude il forum abruzzese -. Auspichiamo che questi interventi siano fermati nel prosieguo dell'iter di approvazione, anche se la strada si fa in salita".