Eni potrebbe considerare un futuro spinoff delle sue attività di bioraffineria affiancandola alle attività retail, come ha già annunciato di voler procedere con gli asset nelle rinnovabili. Lo ha detto l'amministratore delegato Claudio Descalzi in un'intervista a Reuters Events. "E' davvero prematuro ma è un'operazione che potrebbe essere interessante in futuro", ha detto Descalzi. Intervenendo all'evento virtuale dedicato al tema 'Global Energy Transition 2021', Descalzi si è soffermato sulla combinazione di attività upstream realizzata dapprima in Norvegia, e ora in Angola, attraverso la creazione di joint venture: creano opportunità di sviluppo di nuovi investimenti, senza aumentare la leva finanziaria del gruppo, in questo modo "dandoci la flessibilità di investire in nuovi business".
Alla domanda se siano allo studio nuove operazioni sulla falsariga di quel modello, tuttavia, il Ceo di Eni non si è sbilanciato: "ci sono dialoghi in corso ma è prematuro parlarne". Descalzi è quindi sceso nel dettaglio dei target di riduzione delle emissioni dell'Eni, dopo l'indicazione nel 2020 dell'obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2030 nell'upstream, e nel complesso delle attività entro il 2040 rispetto ai parametri Scope 1 e 2. Quest'anno - ha spiegato - Eni ha presentato una nuova strategia con l'obiettivo delle emissioni nette zero in base anche a Scope 3 entro il 2050, fornendo al contempo degli 'interim target' che "indicano il percorso di come raggiungiamo" gli obiettivi.