"Con Aurelio Regina, delegato della presidenza di Confindustria per l'Energia, presenteremo nei prossimi mesi una proposta di riforma al governo per un processo decarbonizzazione economicamente efficiente e consapevole degli impatti sociali. L'impegno delle imprese non sarà comunque sufficiente se non saremo in grado di far recepire alla società il messaggio che perseguire la decarbonizzaizone significa anche accettare lo sviluppo nei territori di impianti e infrastrutture". Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in un videomessaggio all'assemblea di Elettricità Futura, l'associazione di aziende che rappresenta il 70% dell'energia prodotta nel nostro Paese.
"Il Clima new deal europeo ha imposto una forte accelerazione alla transizione energetica per arrivare agli obiettivi di neutralità climatica nel 2050. Si tratta di una sfida senza precedenti che dovremo affrontare soprattutto sul fronte dell'innovazione tecnologica", aveva premesso Bonomi nel suo messaggio all'assemblea di Elettricità Futura in corso a Milano nell'ambito del Verde e Blu Festival.
"Come ha sostenuto più volte il ministro Cingolani non sarà un pranzo di gala e i numeri lo dimostrano", ha aggiunto sottolineando che "le risorse pubbliche a livello europeo per questa sfida supereranno i 1.000 miliardi di euro e oltre 2.500 miliardi saranno a carico del settore privato" e che "gli stessi fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza destinati alla transizione energetica rappresentano il 6% del fabbisogno di investimenti necessari all'Italia per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Il settore elettrico è l'architrave di questo processo".