Balzo di 8 centesimi in una settimana per il prezzo della benzina che è costata 1.953 euro al litro in media tra il 28 febbraio e 6 marzo scorso, secondo la rilevazione del Mite rispetto a 1,870 euro al litro della settimana precedente. Schizzato anche il costo del gasolio auto che ha subito anch'esso un rincaro di 8 centesimi e si è portato a 1,829 euro al litro rispetto a 1,740 euro della settimana tra il 21 e il 27 febbraio. Aumento di poco più di 15 centesimi per il gasolio da riscaldamento salito a 1.715,92 euro al litro da 1,565 euro della settimana prima.
Per l'Unione nazionale consumatori è un record storico, e il governo ora deve ridurre le accise di 30 centesimi. Per il Codacons la stangata raggiunge quota +533 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, +568,8 euro la maggiore spesa annua per i rifornimenti in caso di auto diesel. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi denuncia che "il Governo resta a guardare e le casse dello Stato si arricchiscono grazie all'escalation dei prezzi alla pompa e alle tasse su benzina e gasolio. Un comportamento 'immorale' considerato l'ampio margine dell'esecutivo per intervenire su Iva e accise e calmierare i listini".