Ricavi per 24 miliardi euro per l'intera filiera dell'illuminazione in Italia. È l'impatto degli investimenti che il settore luce può dare grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel quinquennio 2021-2025.
Questo il quadro che emerge da una ricerca che Assil (Associazione Nazionale Produttori Illuminazione) ha commissionato a Energy & Strategy del Politecnico di Milano e che è stata presentata stamani.
Energy & Strategy stima che i ricavi complessivi per la filiera dell'illuminazione, sia di interni che dell'esterna pubblica, per il quinquennio 2021-2025 possano essere compresi tra i 22,7 e i 25,4 miliardi di euro. Nello scenario ritenuto più probabile, i ricavi cumulati del quinquennio ammontano a circa 24 miliardi. A partire dal 2021, sulla scorta dell'incremento dei volumi attesi, è previsto un aumento dei dipendenti impiegati nella filiera e ci si aspetta nel quinquennio di riferimento la creazione di circa 5/6.000 nuovi posti di lavoro.
Anche la fiscalità complessiva ne beneficerà, con un gettito IVA e IRES compreso tra i 5,3 e i 5,9 miliardi. Nello scenario ritenuto più probabile, il gettito complessivo per lo Stato è di circa 5,6 miliardi, con un incremento del 30%. Gli investimenti previsti da ciascuno dei tre scenari consentiranno una riduzione delle emissioni tra le 930.000 e 1.020.000 tonnellate annue di CO2, circa l'1,5% del taglio di emissioni che l'Italia si è posto come target con il pacchetto «Fit for 55».
"La ricerca" - dichiara il Presidente ASSIL Aldo Bigatti - "che pure è stata chiusa prima del 24 febbraio, quando è iniziato l'attacco russo all'Ucraina, ci offre un quadro che riteniamo ancora oggi incoraggiante. E che potrebbe addirittura riservare delle sorprese nello stesso quinquennio considerato, con tassi di crescita del 20 per cento per l'illuminazione interna e di oltre il 70% per quella esterna pubblica".