I lobbisti del settore petrolifero e del gas sono ancora più numerosi alla Cop27 rispetto all'ultima conferenza sul clima delle Nazioni Unite, come lamentano alcune Ong ambientaliste. "636 lobbisti dei combustibili fossili, affiliati ad alcuni dei più grandi colossi petroliferi e del gas inquinanti, si sono registrati per i colloqui sul clima alla COP27", secondo una stima di Global Witness e altre organizzazioni.
Si tratta di aumento di oltre il 25% rispetto alla COP26 tenutasi a Glasgow un anno fa. I partecipanti lavorano per aziende del settore (BP, Chevron, Shell, e altre) o rappresentano il settore dei combustibili fossili, il cui utilizzo sin dalla rivoluzione industriale è stata la principale causa del riscaldamento globale, Il contingente più numeroso arriva dagli Emirati Arabi Uniti, che ospiteranno la COP28 il prossimo anno, seguiti dalla Russia.
Secondo l'Ong, la Cop ha più lobbisti del settore di qualsiasi delegazione del continente africano e il loro numero supera il totale dei rappresentanti dei dieci dei paesi più colpiti dai cambiamenti climatici.
"Ci sono grandi delegazioni dell'industria petrolifera e del gas, alcune fanno anche parte di delegazioni nazionali, e ci sono anche governi dei paesi del nord che vengono alla ricerca di opportunità di petrolio e gas in Africa, con grandi delegazioni", Thuli Makama di Oil Change International ha detto all'Afp.