Nella settimana dal 2 all’8 marzo il valore medio di potenza richiesta è stato di 35,92 GW, mentre quello massimo ha raggiunto il picco di 49,5 GW e il minimo di 22.5 GW.
L’andamento dei consumi energetici in queste ultime settimane ha subito una frenata in ogni settore, dai consumi di prodotti petroliferi, dovuto alla riduzione del’utilizzo dei mezzi di trasporto privati e alla riduzione dello spostamento delle merci delle attivtà commerciali chiuse dall’11 marzo, ai consumi di energia elettrica nell’intero paese.
Certamente nei prossimi giorni e settimane, con il decreto emesso il 22 marzo, che ferma anche le attività produttive non essenziali, ci sarà un ulteriore decremento dei consumi.
In particolare nelle regioni più colpite e anche più industrializzate, vedremo che anche i consumi di gas metano subiranno delle variazioni ancora più sensibiili e nei prossimi giorni, con grande probabilità, troveremo degli scenari compleamente diversi rispetto a quelli vissuti in una consuetudine lavorativa e di vita normale. Vita che per ora è stata stravolta totalmente.
L’ing. ed esperto di gestione energia Vincenzo Triunfo fa per e7, settimanale di Qe un excursus su ciò che che è accaduto dal 1 marzo al 22 marzo nel settore elettrico. Vediamo, grazie all’aiuto dei dati scaricabili dal portale Terna come sono variati i carichi di energia elettrica durante il periodo dei 21 giorni su indicato.
Partendo dal sistema Italia, dal grafico in fig.1 si evince una costanza di consumo fino all’11 marzo, dopodiche inizia un sensibile decremento dei consumi nei giorni successivi con un andamento lineare.
Nella seconda settimana, dal 9 al 15 marzo siamo passati a valori di 33,4 GW di massimo picco, 45,9 GW di media e 20,2 di minimo; fino ad arrivare alla settimana che si è chiusa il 22 marzo con 41,2 GW massimo richiesti, 29,9 GW di media e 16,8 GW – record negativo probabilmente degli ultimi 40 anni- di picco minimo nella notte del 22 marzo alle 02.45.
Carico sulal rete elettrica in GW - Italia |
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Periodo |
Media |
Max |
Min |
1-8 marzo 20 |
35,92 |
49,49 |
22,47 |
9-15 Marzo 20 |
33,42 |
45,90 |
20,23 |
16-22 Marxzo 20 |
29,91 |
41,19 |
16,82 |
Tabella ‑1 Valori di Potenza minima - media e masima nei periodi indicati da 1 a 22 marzo
Analisi per area geografica
Procedendo con un’analisi di dettaglio, la situazione nelle diverse aree georafiche in cui è divisa l’Italia, da un punto divista di compartimentazione dei consumi di energia elettrica, abbiamo una situazione simile con un andamento decrescente dei consumi per Area Nord e Centro Nord, Centro Sud e Sud, Sicilia e Sardegna.
Inoltre, analizzando anche la produzione di energia in periodi dell’anno simili e confrontandoli tra loro per il 2019 e il 2020 - in particolare tra il 16.3-22.3 2020 e il 18.3-24.3 2019 fig. 5 e 6 si evince come il comparto termoelettrico ha subito un evidente calo nella produzione passando da una copertura del 61,6 % con un valore di 3.271 GWh della produzione al 54 % e 2.323 GWh di produzione; analizzando anche il perido dal 2 al 22 marzo e confrontandolo sempre su 2019 e 2020, la diinuzione di energia richiesta sulla reta italiana è stata dell’11 % passando da 15.712 GWh a 14.026 GWh.
Infine, è bene fare alcune considerazioni rispetto ai dati analizzati- che sono complessivi di tutti i comparti, industriale, terziario e residenziale- e al decreto dell’11 marzo #iorestoacasa. Tale decreto ha certamente portato una diminuzione dei consumi nel settore produttivo e, in modo particolarmente sensibile, fino al 22 marzo, in quello relativo al terziario, mentre ha spinto verso l’alto i consumi domestici.
Pertanto, il valore percentuale di diminuzione di consumo del settore terziario è sicuramente più elevato di quello riportato nel complesso. Nelle prossime settimane l’eventuale e ulteriore diminuzione che si registrerà sarà dovuta soprattutto al fermo delle attività produttive.