Quotidiano Energia - In attesa di capire quali saranno gli esiti economici e politici dell'emergenza Coronavirus, non si ferma il lavoro preparatorio del Green deal. La Commissione Ue ha avviato infatti il processo di definizione di un altro importante tassello della transizione europea, la Strategia “smart sector integration” destinata a integrare le tecnologie e i vettori energetici.
L’esecutivo comunitario ha lanciato oggi una consultazione, con l’obiettivo di arrivare alla presentazione della Strategia entro giugno in linea con il Programma di lavoro 2020.
Finora, spiega la Commissione in una nota, la Ue ha compiuto significativi progressi nella decarbonizzazione della generazione elettrica, “ma gli sviluppi sono stati più lenti in altri settori e per altre forme di energia (gas, carburanti liquidi, calore) e i fossili restano predominanti nei trasporti, nell’industria, negli edifici e nell’agricoltura”. Per raggiungere gli obiettivi climatici, garantendo al contempo energia sicura ed economica per i consumatori, occorre perciò “collegare meglio il nostro sistema energetico sfruttando le sinergie”.
In particolare, secondo la Commissione dovrà crescere l’uso di elettricità (rinnovabile e a basse emissioni) attraverso l’elettrificazione di settori che attualmente si affidano ancora ai combustibili fossili (veicoli elettrici, pompe di calore etc.), mentre “i combustibili fossili tradizionali dovranno essere sostituiti da gas e carburanti rinnovabili e decarbonizzati, specialmente in settori difficili da decarbonizzare come il trasporto aereo o alcuni processi industriali”. In tale contesto, “svolgerà un ruolo centrale l’idrogeno prodotto da elettricità rinnovabile, assieme alla sostituzione del gas naturale con il biometano prodotto da rifiuti agricoli”.
Infine, servirà “un settore energetico più ‘circolare’, sfruttando appieno il primo principio dell’efficienza energetica: non si tratta solo di ridurre i consumi, ma anche dell’efficienza complessiva del nostro sistema energetico”.
Bruxelles ammette che “numerose barriere” impediscono ancora all’integrazione delle tecnologie e dei vettori energetici di sviluppare il loro potenziale. Di qui l’iniziativa prevista dal Green deal, che introdurrà regole di mercato in grado di favorire il collegamento tra i diversi settori del sistema energetico.