Quotidiano Energia - “Tra la manovra di bilancio di dicembre e le risorse del Recovery Plan non potranno esserci meno di 3 miliardi per l’Ipcei per l’idrogeno”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, intervenendo venerdì 25 al festival della ricerca scientifica di Trieste.
“Abbiamo la possibilità di investire, il Governo crede fortemente nel fatto che l’Italia debba esserci nella partita dell’idrogeno, è per questo che stiamo predisponendo alcune progettualità”, ha detto il ministro, che ha messo l’idrogeno tra le principali proposte del Mise per il Piano per la ripresa che il Governo dovrà trasmettere tra gennaio e aprile alla Ue per accedere al Recovery Fund.
L’Italia, ha spiegato Patuanelli, intende “allinearsi agli obiettivi di produzione da idrogeno in termini di GW che altri Paesi europei stanno proponendo”, perché “maggiore è l’allineamento dei Paesi più facile è che gli obiettivi vengano raggiunti”.
In questo senso, è da ricordare che il ministro ha rimarcato recentemente in audizione alla Camera l’importanza di una collaborazione con Germania e Francia e con la Commissione europea, che ha chiesto all’Italia di essere capofila per una parte dell’Ipcei sull’idrogeno.
Al festival triestino, durante il quale Snam ha firmato due accordi sull’idrogeno con il Friuli Venezia Giulia e A2A, Patuanelli si è detto convinto che l’Italia abbia “le prerogative e le possibilità di essere centrale nella sfida dell’idrogeno”, grazie alla sua posizione geografica ma anche a “reti di trasporto del gas naturale che nessun altro Paese ha”. I Paesi del Nord Africa, ha chiarito, “potranno essere protagonisti nella produzione di idrogeno da elettrolisi da Fer, e in questo caso l’Italia sarà finalmente il Paese di testa, il primo hub per la distribuzione in Europa”. Di qui l’invito a utilizzare le infrastrutture italiane “per un passaggio storico dal gas a un’altra molecola come l’idrogeno”.