Quotidiano Energia - Tanto più che il parco a nord-est delle coste scozzesi, avviato alla fine del 2017 e composto da 5 turbine per un totale di 30 MW, ha svolto sinora le operazioni senza alcun incidente.
Quando quest’anno sarà a regime il parco di Hywind Tampen da 88 MW, nel Mare del Nord norvegese, Equinor sarà operatore di circa la metà della capacità eolica galleggiante in funzione nel mondo, sottolinea la compagnia.
Tale primato non sembra tuttavia destinato a durare a lungo dati i numerosi progetti di questo tipo in cantiere in molti Paesi del mondo, a cominciare dall’Italia dove, considerata anche la profondità dei fondali marini, la quasi totalità delle nuove iniziative eoliche offshore propone una tecnologia floating.
Nel corso del 2022 sono arrivati al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica progetti per parchi eolici galleggianti per poco più di 19 GW, che salgono ad oltre 25 GW se si conteggiano anche alcuni del 2021. Il calcolo è più articolato se si includono anche le concessioni richieste presso le capitanerie di Porto, come ad esempio quella per il maxi-parco nell’offshore del Molise oppure i 1.120 MW al largo di Bari con annesso impianto per la produzione di idrogeno da 600 MW.
Tornando ai dati Mase, risulta che Acciona, per esempio, nel solo mese di dicembre 2022 ha presentato tre progetti per un totale di 2,5 GW, con un parco in Sardegna da 480 MW e due in Sicilia, rispettivamente da 1.005 e 1.020 MW.
Sempre a dicembre, alla lista dello scoping Pnrr-Pniec si sono aggiunti 4 progetti della società “Regolo Rinnovabili”, anche se in questo caso manca la documentazione e non è quindi chiara la localizzazione esatta e se la tecnologia scelta sia effettivamente quella galleggiante. Si parla genericamente di “centrali offshore” nelle zone di Barletta Andria e Trani (504 MW), Viterbo (510 MW), Trapani (504 MW) e Montalto di Castro 2 (510 MW). Più di 2 GW potenziali, dunque, a cui bisogna sommare ulteriori 504 MW che la stessa società vorrebbe realizzare in provincia di Brindisi. Quest’ultimo progetto segue però la fase di scoping tradizionale.
Alla Pnrr-Pniec sono arrivati altri due progetti floating a settembre 2022: uno di NP Pozzallo Wind - 800 MW nel Canale di Malta con 200 MW di storage a Chiaramonte Gulfi (Ragusa) - e un altro di Ow Italy per 840 MW complessivi da realizzare nel Canale di Sicilia, per il quale la fase di scoping si è conclusa.
Ulteriori 930 MW potrebbero arrivare dal “Apeneste”, con 61 aerogeneratori flottanti da disporre tra i territori di fronte Andria e Barletta. Sarebbe poi da 292 MW l’eventuale apporto dal galleggiante di Seawind, che ha presentato il progetto “Del Toro 2” con 24 pale a largo della Sardegna sudoccidentale. Sono invece oggetto del “Del Toro 1” 292 MW da localizzare nel comune di Sant’Antioco, nel Sud Sardegna.
Ma anche il primo semestre del 2022 è stato “prolifico” per l’eolico offshore galleggiante. Nella prima metà dell’anno sono infatti arrivate le proposte di Elymo (1.020 MW) e Ow Italy (600 MW) per la provincia di Trapani. Sempre in Sicilia si collocherebbero i 600 MW di Calypso, mentre altri 675 MW sorgerebbero in Calabria se dovesse concretizzarsi il progetto di Minervia Vento. Altri 495 MW sono previsti a sud-est di Capo Rizzuto con il parco programmato da Repower.
Puntano invece la Sardegna i 462 MW di Nurax, i 562 MW di Thalassa Wind e i 495 MW di Repower, mentre Odra Energia ha scelto la provincia di Lecce per i suoi 1.350 MW e Tyrrhenian Wind Energy le coste di Civitavecchia per 270 MW.
Se dunque si tiene conto dei soli progetti inclusi dal Mase nell’elenco dello scoping Pnrr-Pniec, si arriva a un totale di 14 GW nel solo 2022. Un numero che cresce di altri 5,2 GW - portando la somma a 19,2 GW nel corso dall’anno precedente - se si conteggiano anche i progetti presenti nella procedura di scoping tradizionale. Oltre ai già citati 504 MW di Brindisi, vi sono 1.200 MW di Avenhexicon per un flottante in Sicilia, 1.008 MW per l’ambizioso parco da 72 aerogeneratori tra Olbia e Civitavecchia di Poseidon, i quasi 1.400 MW di Nora Ventu per due impianti in Sardegna, 585 MW in provincia di Catanzaro di Ow Italy e 495 MW di Repower nella costa orientale della Sicilia.
Tra i primi progetti in fase di scoping Pnrr-Pniec, risalenti al 2021, si ritrovano poi due parchi galleggianti di Renexia (Sardegna 1 e 2 nel Canale di Sardegna) per circa 1,4 GW complessivi. Ulteriori 384 MW sono invece riconducibili ad Apollo Wind, che interesserebbe il Golfo di Gela.
Andando a ritroso nel 2021 nell’elenco dello scoping tradizionale si aggiungono 250 MW di 7Seas per il canale di Sicilia e ben 2.793 MW con 190 aerogeneratori per il progetto di Renexia sempre in prossimità del Canale di Sicilia. Infine, ulteriori 1.176 MW sarebbero da localizzare in Puglia da parte di Kailia.
Il 2021 inciderebbe perciò con altri 6 GW, di cui 1,8 GW dall’elenco Pnrr-Pniec e 4,2 GW dal tradizionale. Complessivamente, per 2021 e 2022 al Mase sono dunque arrivati progetti per 25,2 GW di eolico offshore flottante.