Quotidiano Energia - “Uno dei principali impegni con il supporto del Governo italiano sarà nella seconda metà dell’anno il completamento di una necessaria, importante e urgente riforma del nostro mercato elettrico”. Lo ha detto mercoledì il premier spagnolo Pedro Sánchez, al termine di un incontro a Roma con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Sia la Spagna, che dal 1° luglio assumerà la presidenza semestrale del Consiglio Ue, che l’Italia “considerano fondamentale la competitività che oggi si basa fondamentalmente sull’avere bassi prezzi dell’energia”, ha detto Sánchez, ricordando che i due Paesi “sostengono da molti mesi, anche prima della guerra, una profonda riforma del mercato elettrico europeo”.
Il premier ha spiegato che “non possiamo pagare l’energia come il caviale quando, ad esempio, con le rinnovabili è molto poco costosa”. Di conseguenza, ha aggiunto, “dobbiamo riformare le regole Ue sulla definizione dei prezzi, perché questo non solo danneggia le nostre famiglie, che di per sé sarebbe la ragione principale per riformare il mercato elettrico, ma anche una deindustrializzazione dell’Europa, che è assolutamente inaccettabile”.
Meloni ha sottolineato che “molte sono le materie sulle quali Italia e Spagna si trovano ad affrontare lo stesso punto di vista e molte sono le convergenze che già in questi mesi, all’interno del Consiglio europeo, abbiamo spesso trovato su diverse materie”.
Tra le convergenze la premier ha citato i temi competitività e industria, in cui “bisogna fare attenzione a che si percepisca un utilizzo di ‘due pesi e due misure’ o di due velocità tra le varie decisioni che il Consiglio europeo prende”. Per questo, ha detto la premier, “come si è proceduto velocemente sulla concretizzazione dell’allentamento degli aiuti di Stato, che era caro ad alcuni Paesi, confidiamo che si possa fare con la stessa velocità il lavoro che è necessario sia a una piena flessibilità nell’utilizzo dei fondi esistenti e sia andare avanti su un fondo sovrano, che in diversi abbiamo chiesto, per favorire e sostenere le industrie europee”.
Meloni ha infine auspicato “una riforma del patto di stabilità e crescita entro la fine di quest’anno” e un ulteriore incremento dell’interscambio con la Spagna “nei settori che oggi sono particolarmente strategici: ovviamente immagino il tema energetico”.