(ANSA) - ROMA, 04 MAG - Semplificazioni autorizzative, normative e fiscali con una serie di norme a costo zero per far ripartire il Paese con rinnovabili ed efficienza energetica e scongiurare che per la realizzazione del Piano Nazionale Energia e Clima (Pniec) ci si impieghino 67 anni come evidenzia una recente analisi. Questa la proposta del Coordinamento Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica), con emendamenti, inviati ai Presidenti e ai membri delle X Commissione della Camera e del Senato, ai ministri dello Sviluppo Economico, dell'Ambiente, delle Infrastrutture, della Pubblica Amministrazione e al sottosegretario all'Ambiente Roberto Morassut.
Gli emendamenti del Coordinamento Free, tra le altre propongono riforme che riguardano: semplificazioni autorizzative per modifiche non sostanziali degli impianti fotovoltaici esistenti; misure per rimuovere gli ostacoli per il rifacimento integrale degli impianti fotovoltaici esistenti; obblighi relativi alla produzione e conservazione documentazione relativa ai Certificati Bianchi. Oltre mezzo secolo, 67 anni, per formulare un Piniec "se il tasso di autorizzazioni per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili rimanesse quello del 2017-18 - spiega il presidente del Coordinamento Free, Giovan Battista Zorzoli - sono tempi inconcepibili sia per la crisi climatica, ma anche e specialmente per il contributo che le rinnovabili devono dare per far uscire il Paese dalla situazione di crisi economica provocata dal Coronavirus. Tutto ciò - aggiunge - con investimenti che, per decollare, nella maggior parte dei casi non richiedono incentivi, ma solo semplificazioni negli iter autorizzativi e snellimenti burocratici. Interventi a costo zero per lo Stato". (ANSA).