Il 5 giugno si celebra ogni anno la Giornata mondiale dell'Ambiente, e quest'anno ricorre il 50/o anniversario dalla nascita di questa "campagna globale" istituita dalle Nazioni Unite nel 1972 a Stoccolma, in occasione della prima Conferenza dell'Onu sull'Ambiente, in cui venne adottata la Dichiarazione che definì i 26 principi sui diritti dell'ambiente e le responsabilità dell'uomo per la sua salvaguardia.
La giornata è organizzata dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep) e ogni anno ha un tema specifico e un nuovo Paese ospitante: quest'anno, come 50 anni fa, sono la Svezia e 'OnlyOneEarth' (SoloUnaTerra), per ribadire la necessità di vivere in modo sostenibile e in armonia con la natura poiché le risorse sono limitate e devono essere salvaguardate. In sostanza, ci viene chiesto di proteggere il nostro pianeta, di prenderci cura della nostra casa comune, nelle nostre azioni quotidiane dal modo in cui mangiamo, viviamo, lavoriamo, ci muoviamo, investiamo.
Dopo due giorni di lavori fra Stati membri e stakeholder, a Stoccolma, sono emerse dieci raccomandazioni: - porre il benessere umano al centro di un pianeta sano e prosperità per tutti, riconoscendo che un pianeta sano è un prerequisito per la pace, la coesione e le società prospere; - riconoscere e attuare il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile (realizzando la visione articolata nel principio 1 della Dichiarazione di Stoccolma del 1972); - adottare un cambiamento generalizzato nel modo in cui il nostro attuale sistema economico lavora per contribuire a un pianeta sano; - rafforzare l'attuazione nazionale degli impegni esistenti per un pianeta sano; - allineare i flussi finanziari pubblici e privati ;;con il clima ambientale e gli impegni di sviluppo sostenibile; - accelerare le trasformazioni a livello di sistema di settori ad alto impatto, come cibo, energia, acqua, edifici, edilizia, produzione e mobilità; - ricostruire rapporti di fiducia per rafforzare la cooperazione e la solidarietà; - rafforzare e rinvigorire il sistema multilaterale; - riconoscere la responsabilità intergenerazionale come una pietra miliare di una sana elaborazione delle politiche; - portare avanti i risultati di Stoccolma+50.