Il colosso tedesco Allianz, gigante mondiale delle assicurazioni, ha annunciato di voler uscire da investimenti in aziende che utilizzano il carbone. "Non investiremo più in imprese dell'industria mineraria e dell'energia, che generano oltre il 30% del loro fatturato facendo ricorso, per quel che riguarda la produzione energetica, al carbone", ha detto il capo degli investimenti Andreas Gruber, alla tv ARD spiegando la ragione nella preoccupazione relativa ai cambiamenti climatici e ai rischi economici legati all'uso del carbone. Allianz ha quasi 2.000 miliardi di euro di patrimonio in gestione, di cui circa 4 miliardi legati ad attività con un uso spinto di carbone.
Il gruppo assicurativo ha detto che non investirà più in imprese che generano più del 30% di ricavi dal carbone o che generano più del 30% della loro energia da combustibili fossili. Il prezzo del carbone ha raggiunto il livello più basso negli ultimi otto anni, ricorda il Telegraph, anche a causa del forte calo della domanda internazionale dalla Cina, e questo ha provocato una spirale al ribasso per i titoli minerari quotati a Londra.
L'azienda tedesca è l'ultimo grande investitore a prendere le distanze dai combustibili fossili. Axa, il colosso assicurativo francese, aveva annunciato in maggio che prevede di disinvestire dal carbone e di puntare a forti investimenti in energia verde, mentre il Fondo pensionistico sovrano norvegese da 916 miliardi di dollari, che gestisce i proventi dell'industria petrolifera del paese, ha deciso di tirarsi fuori dai combustibili fossili.