I 'Comuni virtuosi' aderiscono alla staffetta dei sindaci promossa da Legambiente per andare a votare 'sì' al referendum sulle trivelle del 17 aprile. Sono in 89 i sindaci dell'associazione di Comuni (una rete di enti locali che opera a favore di una sostenibile gestione dei propri territori) che rispondono all'appello di Legambiente che stamattina ha organizzato un blitz a Piazza Colonna, davanti a Palazzo Chigi. Con l'occasione, tra l'altro, è stato fatto presente che ''una circolare ad hoc del ministero dell'Interno vieta ai Comuni di dare indicazioni, e opinioni, di voto sul referendum. Obiettivo dell'iniziativa di Legambiente è ''dare voce a chi meglio conosce il territorio e i cittadini e ha scelto di puntare su un modello energetico democratico e sostenibile, capace di rispondere ai fabbisogni locali grazie a tecnologie rinnovabili ed efficienza energetica''. L'associazione dei Comuni virtuosi, spiega il presidente Bengasi Battisti, ''ha come vocazione quella di promuovere buone prassi per la tutela dell'ambiente e la restituzione dei beni comuni. E' naturale la nostra posizione per il 'sì' a questo referendum'' che ''significa responsabilità degli abitanti rispetto al proprio futuro''. Per il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ''l'Italia da anni non ha un piano energetico e continua a investire sulle fonti fossili. Il voto è un'importante possibilità che viene data ai cittadini: serve cambiare; questa è un'occasione che bisogna sfruttare al meglio. Votiamo 'sì' e votiamo in modo convinto''. ''E' un bel segnale la partecipazione dei sindaci dei Comuni virtuosi - osserva il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani - così si invita alla partecipazione al voto il prossimo 17 aprile e si risponde a chi promuove l'astensione a una consultazione popolare che riguarda da vicino la vita dei cittadini e il futuro dei territori''.