BRUXELLES - Autorizzare i pesticidi solo "come ultima risorsa" quando tutte le altre alternative "non chimiche" sono state applicate, e in solo in base a dati di test di sicurezza "completi, pubblici, aggiornati e privi di pregiudizi legati all'industria". Sono alcune delle richieste del manifesto della neonata Coalizione europea dei cittadini contro i pesticidi. Ne fanno parte oltre 100 associazioni e istituzioni (tra cui Slow Food, Legambiente, Istituto Ramazzini di Bologna e Università del Salento), che hanno sottoscritto un documento per avere una voce più forte nel dibattito in corso a livello Ue sulla revisione delle regole per l'autorizzazione delle sostanze chimiche nella catena alimentare. Perché "l'Ue ha una delle regolamentazioni sui pesticidi migliori al mondo, in teoria - avverte l'incipit del manifesto -, ma in pratica non viene applicata".