I gas serra segnano un nuovo record e non c'è nessun segno di inversione di tendenza. E' l'allarme dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), secondo cui le concentrazioni medie di anidride carbonica a livello globale hanno raggiunto 405,5 parti per milione nel 2017, con un trend in continuo aumento (400,1 parti per milione nel 2015).
Senza tagli ai gas serra, afferma sul sito il segretario generale Petteri Taalas, "i cambiamenti climatici avranno impatti sempre più distruttivi e irreversibili sulla vita sulla Terra".
Dal bollettino emerge che anche le concentrazioni di metano e protossido di azoto (N2O) sono aumentate. Non solo, anche se esiste un accordo internazionale che lo regolamenta, è stata registrata una recrudescenza dell'CFC-11, potente sostanza a effetto serra e responsabile del buco dell'ozono. "La finestra di opportunità per l'azione è quasi chiusa", avverte Taalas che aggiunge: "l'ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione paragonabile di CO2 era 3-5 milioni di anni fa".