"Ogni anno 80mila persone muoiono a causa della cattiva qualità dell'aria, è un numero che dobbiamo azzerare. Il patto d'azione che abbiamo messo a punto coinvolge sei ministeri. E' costruito in modo tracciabile e trasparente ed è finanziato con 400 milioni l'anno. Ci sono tutte le condizioni perché possa funzionare. Ora abbiamo tutte le carte in regola e ci assumiamo tutte le responsabilità per dire basta a inquinamento e smog". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, a Torino per il Clean Air Dialoque, la bilaterale Italia-Commissione europea sull'inquinamento dell'aria.
"Abbiamo definito un percorso che ci porterà ad allinearci con le norme europee sull'inquinamento dell'aria. Confido che il commissario Vella, che ringrazio, abbia constatato in questi mesi l'impegno con cui stiamo affrontando questo problema". E' un passaggio dell'intervento del premier Giuseppe Conte a Torino per il Clean Air Dialogue. "Sono lieto che questo obiettivo di cambiamento avvenga a Torino - aggiunge - che più di altre città soffre questo problema. E sono certo che anche questa volta Torino saprà distinguersi". "Abbiamo l'esigenza morale e politica che venga tutelato un bene di tutti. L'Italia non é ancora pienamente in linea con le direttive Ue. Dobbiamo impegnarci ancora di più" ha proseguito il premier. "Proprio per questo - dice Conte - Abbiamo avviato il percorso nell'ambito del quale sottoscriviamo ora il protocollo 'Aria pulita' con sei ministeri, le Regioni e le Province autonome. Auspico che il commissario europeo per l'Ambiente abbia potuto constatare in questi mesi l'impegno con cui stiamo lavorando. Cambiare approccio si può, e si può invertire in modo duraturo la tendenza. Sono voluto venire qui di persona a testimoniarlo". "Elimineremo gradualmente la produzione di energia a carbone entro il 2025. Un obiettivo molto ambizioso che confidiamo di raggiungere" ha assicurato Conte. "L'Italia è all'avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici - sottolinea Conte -. Abbiamo già superato gli obiettivi europei del 2020 e stiamo procedendo fiduciosi verso il superamento degli obiettivi del 2030. Abbiamo superato anche gli obiettivi Ue in materia di energia rinnovabile. Contiamo di avanzare con determinazione verso l'obiettivo della neutralità cosiddetta carbonica. Abbiamo una efficienza energetica di cui siamo orgogliosi".
"Onorata di intervenire al Clean Air Dialogue per la firma, in rappresentanza del Ministero dell'Economia e delle Finanze, di un protocollo con impegni precisi per ridurre l'inquinamento dell'aria. È un tema essenziale che ha visto collaborare con una comunione di intenti la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con 6 Ministeri, Regioni e Province autonome". Così il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli, a margine della bilaterale Italia-Commissione europea sull'inquinamento dell'aria. Il protocollo, sostiene la viceministro, è un punto concreto nella lotta all'inquinamento e a tutela dell'aria. E' un grande sì all'ambiente, di cui dobbiamo andare tutti orgogliosi". Anche il Mef, ricoda la Castelli, è coinvolto in prima linea "per una revisione e riconversione dei sussidi ambientali dannosi, perché questo Paese abbia finalmente una visione a lungo termine. Dobbiamo andare avanti - conclude -, per garantire un futuro alle nuove generazioni ed al Pianeta".
"E' stato firmato a Torino il protocollo #AriaPulita. La lotta all'inquinamento si vince insieme!" annuncia su Twitter la ministra della Salute, Giulia Grillo in occasione del Clean Air Dialogue, la bilaterale Italia-Commissione Ue sull'inquinamento dell'aria. Sottoscritto da sei ministeri - Ambiente, Economia, Sviluppo Economico, Infrastrutture e trasporti, Politiche agricole, Salute - con le Regioni e le Province autonome. Prevede una dotazione di 400 milioni e sei mesi di tempo per individuare misure concrete in linea con quanto sarà previsto nel testo. Presso la presidenza del Consiglio, inoltre, viene istituita l'unità di coordinamento del Piani per il miglioramento della qualità dell'aria: una segreteria politica con compiti di raccordo fra tutti i soggetti coinvolti.
"Torino è da sempre protagonista indiscussa a livello internazionale nel campo dello sviluppo tecnologico, manifatturiero e industriale. Oggi, è ancora una città che continua a ricercare opportunità di crescita e di sviluppo puntando fortemente sull'innovazione. Ora queste parole devono essere legate a un altro termine: sostenibilità". Così la sindaca di Torino, Chiara Appedino, in occasione del Clean Air Dialogue, bilaterale Italia-Commissione europea sull'inquinamento atmosferico. "Non ci può essere sviluppo senza sostenibilità ambientale e attenzione per il territorio - sottolinea la prima cittadina -. Non possiamo più permetterci di non vedere cosa accade al nostro territorio, al nostro clima, alla nostra aria. Il cambiamento climatico è una certezza. E, chiamiamo le cose con il loro nome: emergenza. Se questo è vero a livello globale, lo è ancora di più per ciò che riguarda il nostro territorio". Appendino ricorda che "Torino è una delle città con l'aria più inquinata d'Europa. Ce lo dicono i dati. Nel 2018 i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l'ozono sono stati superati per 134 giornate. A inizio 2019 abbiamo dovuto bloccare il traffico per quattordici giorni a causa del livello di Pm10 rilevati dalle centraline". "Migliorare la qualità dell'aria significa migliorare la vita quotidiana dei cittadini e, soprattutto, garantire il diritto alla salute - conclude ricordando le azioni poste in essere da Torino per far fronte all'emergenza smog - Tutte le istituzioni sono chiamate a collaborare a questo obiettivo, ma anche i privati e tutti i cittadini. L'impegno deve essere corale".
M5s, protocollo 'Aria pulita' apre nuova fase
"Con la firma del protocollo "Aria Pulita" poniamo delle importanti basi per iniziate un confronto con l'Ue e avviare una nuova fase per ridurre le emissioni inquinanti. Una nuova fase volta a ridurre gli impatti negativi sulla salute, sull'agricoltura e sui nostri territori". Lo scrivono in una nota le senatrici M5s, Vilma Moronese, presidente della commissione Ambiente e Patty L'Abbate, capogruppo in commissione. "Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa - spiegano - è impegnato da tempo sull'uscita dalla morsa delle procedure di infrazione che attanagliano il nostro Paese. Procedure di infrazione, che giusto per ricordarlo, coinvolgono direttamente tutti i cittadini". "Una firma - continuano le senatrici -, quella del protocollo, che vede in prima linea il governo sia nei confronti dell'ambiente che della salute dei cittadini. Per la prima volta un documento per la tutela dell'aria viene firmato da ben 6 ministeri". "Il Ministro Costa - concludono le senatrici M5S - sta dimostrando che se lavori duramente e come stella polare hai la tutela dell'ambiente si possono porre importanti basi per un futuro migliore e sostenibile".