I palloncini "sempre più diffusi durante le feste e altre ricorrenze, addirittura ai funerali" possono avere "un impatto negativo sull'ambiente" afferma Marevivo che lancia la campagna di sensibilizzazione #StopAlVoloDeiPalloncini-Per il mare non è una festa e promuovere alternative per celebrare le occasioni speciali, come le bolle di sapone. La presidente della ong Rosalba Giugni annuncia inoltre "un emendamento da inserire nella legge Salvamare che stiamo proponendo ai parlamentari della Commissione Ambiente, per chiedere che venga vietato il rilascio dei palloncini in aria".
Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, in una dichiarazione affidata a Marevivo ricorda che "la direttiva approvata in via definitiva dall'Unione europea, prevede che dal 2021 anche i palloncini debbano avere un'etichetta chiara e standardizzata che indichi come devono essere smaltiti e il loro impatto negativo sull'ambiente".
Secondo uno studio della University of Tasmania pubblicato da Ocean Conservancy, riferisce l'associazione ambientalista, "i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. La plastica morbida che li compone, se ingerita da un animale, ha 30 volte più possibilità di ucciderlo rispetto alla plastica dura come quella delle bottiglie". Una ricerca dell'Università di Wales Swansea, nel Regno Unito - riferisce ancora Marevivo - ha evidenziato che "i pezzi di palloncino costituiscono l'80% dei rifiuti trovati all'interno lo stomaco delle tartarughe marine analizzate".
La pratica di liberare palloncini in cielo "è anche un enorme spreco di elio, una risorsa non rinnovabile - spiega Marevivo - usata per raffreddare i magneti superconduttori degli scanner Mri (per le risonanze magnetiche), grazie alla sua insostituibile caratteristica di avere il punto di ebollizione più basso".