L'obiettivo è "far fronte
ai rischi ambientali, attraverso lo scambio regolare di dati e
informazioni ambientali transfrontalieri, soprattutto per
l'habitat marino e costiero".
Il progetto sarà operativo all'inizio del 2023, nell'ambito
dello strumento europeo di vicinato e del suo programma di
cooperazione transfrontaliera (Eni).
Ne dà notizia l'Istituto nazionale di meteorologia (Inm),
capofila della parte tunisina che ha organizzato un incontro
virtuale dell'avvio del progetto. La realizzazione di Nettunit,
con un budget di 1,066 milioni di euro, all'86% finanziato
dall'Ue, durerà 30 mesi. "La piattaforma, una volta completata,
sarà utilizzata dalla protezione civile e dai servizi sanitari
locali e da altri servizi di intervento italiani e tunisini.
Tuttavia, i suoi dati saranno accessibili a tutti, cittadini
compresi", ha detto il direttore generale dell'Inm, Hédi Agrebi
Jaouadi. L'Istituto tunisino di meteorologia sarà incaricato di
fornire previsioni e simulazioni sull'impatto dei fenomeni
naturali in caso di inquinamento atmosferico o incidenti
ambientali in mare nella zona del canale che separa Cap Bon
dall'isola di Sardegna, chiarisce rilevando che l'area di
intervento del progetto si estende da Biserta a Gabes. Tra i
partner tunisini anche l'Ospedale pubblico Abderrahmen Mami
dell'Ariana e il Centro di ricerca digitale di Sfax. I partner
italiani sono il Centro nazionale di ricerca di Palermo,
Intelligence per l'ambiente e Sicurezza (Ies) e l'Azienda
sanitaria provinciale di Caltanissetta. (ANSA)