Il Recovery Plan Italiano é un'occasione mancata per il clima. Dei 235 miliardi di euro in totale solo il 16% prevede una "spesa verde" rispetto al 37% di riferimento dell'Ue. Nel contempo, il 28% (66,7 miliardi) può avere un impatto positivo o negativo sulla transizione ecologica a seconda dell'attuazione delle misure di rilievo. A dirlo é un'analisi di un gruppo di think tank Ecco, E3G e Wuppertal Institute pubblicata sul sito in comune Green Recovery Tracker che ricorda come per il governo italiano il Pnrr raggiunge una quota di spesa per il clima pari al 40%.
L'analisi, al contrario, dà al clima la valutazione peggiore tra i paesi europei. Del pacchetto totale per il risanamento (includendo i fondi del Recovery facility, React e il fondo complementare), l'Italia raggiunge una quota di spesa verde solo del 13%. Molto meglio la Germania con il 21%, la Francia con il 23% e la Spagna con il 31%.
Non c'è un impulso per la transizione energetica e la decarbonizzazione, osserva l'analisi secondo cui il piano rispetta l'assegnazione contabile delle risorse secondo il regolamento europeo ma è inefficace nei tre pilastri della decarbonizzazione: lo sviluppo delle fonti rinnovabili, la promozione dell'efficienza energetica e dell'infrastruttura per la mobilità elettrica. I diversi progetti contabilizzati per il clima in realtà perseguono altre finalità disperdendo le risorse e mostrano dei costi non proporzionali agli obiettivi climatici.
Il piano nel complesso strizza l'occhio al gas, con significative misure di sostegno al settore del biometano e dell'idrogeno, combinate all'assenza di una strategia per l'elettrificazione dei consumi finali. Caldaie a gas e autobus a gas potranno essere acquistati con i soldi del Recovery Plan, rallentando la penetrazione di pompe di calore e bus elettrici.
"E' il piano più importante e l'Europa ha bisogno di mostrare il successo della sua politica di risposta alla crisi da Covid-19.
Il carisma di Draghi in Europa permette di fare questo. Ma un buon piano per l'Europa non è un buon piano per il clima in Italia" commenta Matteo Leonardi, co-fondatore di Ecco think tank.