di Cristiano Pellegrini
Un percorso iniziato alle elezioni europee del 2019 che ha portato il movimento ambientalista italiano al 2,4% con punte del 10% tra gli italiani votanti all'estero. I verdi italiani, a distanza di due anni, ripartono da Chianciano Terme (Siena) con l'assemblea costituente che ha portato alla nascita di Europa Verde. Una due giorni, quella appena conclusa, che ha visto la partecipazione di oltre 300 delegati provenienti da tutta Italia con l'obiettivo comune di "rilanciare l'ambientalismo politico e costruire alle prossime elezioni politiche un'alleanza per il clima per le future generazioni condivisa da forze democratiche, progressiste e civiche", come hanno sottolineato durante i lavori i neo eletti portavoce, due nel rispetto della parità di genere del partito: lo storico ecologista Angelo Bonelli e l'eurodeputata Eleonora Evi.
L'Assemblea ha eletto anche i due co-presidenti di Europa Verde, Marco Boato e Fiorella Zabatta, e i componenti della direzione nazionale. "Un momento storico per l'ambientalismo politico del nostro Paese - ha detto Bonelli - poiché nasce un partito profondamente europeista ma che si colloca all'opposizione perché consapevole che non c'è più tempo da perdere. Il tema della crisi climatica necessita di cambiamenti radicali". Di "nuovo inizio" ha parlato Eleonora Evi "per costruire una nuova casa, larga, accogliente, inclusiva dove far confluire tutte le energie belle del Paese. Noi saremo un pungolo forte per questo Governo". Tanti gli ospiti dell'assemblea a cui ha portato il suo contributo anche il segretario del Partito democratico Enrico Letta in collegamento via web. "L'alleanza che ho in mente di mettere in campo in una logica europeista sui diritti, sostenibilità e di progresso, non ci sarà se non ci sarete anche voi, perché rappresentate un punto di riferimento insostituibile al quale guardo con grande attenzione" ha detto Letta, invitando il nuovo partito a partecipare al "progetto delle Agorà democratiche" dell'autunno prossimo. In vista della conferenza programmatica di fino anno, Europa Verde è pronto ad unire valori ecologisti, europeisti, solidali e femministi mettendo al centro la scienza. "La credibilità di un partito ambientalista deve fondarsi sulla scienza - ha concluso il climatologo Luca Mercalli, che sarà il coordinatore del comitato scientifico di Europa Verde -. Abbiamo bisogno di giovani, con curricula variegati e moderni. Attingiamo dalle università per costruire questo dialogo interno che ci deve portare all'elaborazione delle nostre politiche".