"La nostra priorità resta l’emergenza prezzi per tutelare famiglie e imprese". Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al termine del Consiglio Energia straordinario a Lussemburgo. "Abbiamo ribadito l’urgenza delle misure incluse nel pacchetto energia, e con noi la maggior parte degli altri Paesi", ha aggiunto. "La Commissione si è impegnata quindi a valutare tutte le proposte" sul gas "in tempi rapidi e in tal senso il Presidente ha annunciato la convocazione di un Consiglio Energia straordinario per il prossimo 24 novembre". Più in particolare, per quanto riguarda la proposta di corridoio dinamico per i prezzi del gas, il ministro Pichetto ha precisato che "sulla base di quanto proposto dall'Italia e condiviso da altri Paesi, la maggior parte degli Stati Membri ha ribadito, insieme a noi, l’importanza di arrivare quanto prima alla formalizzazione dello strumento attuativo".
Sulle altre misure del pacchetto, che contiene ancora alcuni punti in fase di negoziazione, "abbiamo espresso il nostro parere di massima complessivamente positivo". Il ministro si è detto ottimista sul fatto che la Commissione si impegna a dare una risposta formale e "in tempi brevi" con "un'elaborazione delle varie istanze" sull'introduzione di un price cap sul gas.
Parlando di idrogeno durante la sessione pubblica del Consiglio, Pichetto ha spiegato che "l'Italia attribuisce alla ricerca nel settore dell'idrogeno un ruolo centrale nel proprio Pnrr, data la sua importanza nel plasmare il futuro dei mercati dell'energia; è necessario garantire gradualità e flessibilità nonché garantire condizioni di parità tra gli operatori". "Riteniamo che la fase di avvio del nuovo mercato dell'idrogeno sia un'operazione complessa di grande rilevanza per poter assicurare il successo degli sforzi di decarbonizzazione nell'ambito dell'Unione europea e degli Stati membri", ha evidenziato il ministro. "L'applicazione sin da subito del modello di separazione proprietaria nel mercato dell'idrogeno potrebbero ostacolare lo sviluppo, proponiamo pertanto un approccio graduale, soggetto alla verifica da parte dell'autorità di regolazione dell'esistenza delle condizioni di mercato", ha spiegato.
Pichetto ha poi espresso "apprezzamento da parte dell'Italia" sulla direttiva sulla prestazione energetica degli edifici. "Il compromesso" trovato dai ministri Ue "rende un po' più agevole la riqualificazione degli edifici esistenti non residenziali, consentendo di utilizzare il campionamento statistico per valutare la prestazione energetica degli edifici, e consentendo di tenere conto delle ristrutturazioni fatte con i nostri piani nazionali di ripresa e resilienza", ha evidenziato, osservando che Roma "avrebbe gradito che si creasse un collegamento con i nostri obiettivi per il 2050 in linea con quelle che sono le strategie di ristrutturazione lungo periodo".
"Per quanto riguarda gli edifici residenziali esistenti, la proposta della presidenza rappresenta un compromesso, un equilibrio tra ambizione e fattibilità, in uno spirito quindi che possiamo accettare. Segnaliamo anche la possibilità di interventi che però non accentuino ulteriori inasprimenti degli obiettivi, in quanto non sarebbero compatibili e non saremo qui disponibili ad accettare un orientamento di questo tipo della direttiva", ha detto il ministro.