ROMA - La situazione complessiva dei 40 mila autobus del trasporto pubblico locale in circolazione in Italia è da allarme rosso. E' quanto emerge da uno studio presentato dall'Asstra (l'associazione del tpl), che mostra come il servizio sia "messo pericolosamente a rischio senza un piano di rinnovo dei mezzi" che sostituisca immediatamente 4.200 autobus vecchi con bus nuovi ogni anno per 8 anni.
Per farlo, secondo l'Asstra, serve un fabbisogno di risorse pubbliche di 552 milioni di euro l'anno. Dallo studio emerge che l'età media degli autobus italiani ha sorpassato i 12 anni (12,2 anni) a fronte dei 6,9 anni della Germania, 7,9 della Francia, 7,7 del Regno Unito e 8 della Spagna. Un invecchiamento dei mezzi che si rispecchia sulla ripartizione per classi di emissione: il 33% dei mezzi è al di sotto di Euro 3; gli Euro 3 sono il 27%, gli Euro 5 rappresentano il 24%, residuale il resto (euro 6, elettrico, ecc.).
Lo studio fotografa anche il percorso di discesa dei finanziamenti pubblici: il trend del finanziamento pubblico per l'acquisto dei mezzi di trasporto è passato da 2.314 milioni di euro nel 1997-2001, a 352 milioni di euro per il 2012-2016; per gli anni 2017-2022 lo stanziamento di 790 milioni è solo sulla carta tenuto conto che supera la programmazione triennale del bilancio dello Stato.
Inoltre, secondo l'Asstra, lo scenario tendenziale (piano di 8 anni) degli investimenti stanziati dalla Legge di Stabilità 2016 (350 milioni l'anno, ndr.) "mostra l'inefficacia del piano per svecchiare i bus": con tale piano, infatti, nel 2022 l'età media degli autobus sarà di quasi 14 anni (13,8). Per portare in 8 anni l'età media della flotta autobus dagli attuali 12,21 anni a 7,1 anni, invece, secondo l'Asstra occorre sostituire 4200 autobus vecchi con bus nuovi ogni anno con un investimento annuale di 920 milioni di euro di cui 552 a carico dello Stato, per un valore complessivo di 9,2 miliardi di cui il 60% coperto da risorse pubbliche.
"Ci auguriamo che il ministro dei trasporti Delrio sappia indicare una strada alternativa agli scenari attuali per realizzare gli obiettivi assolutamente condivisibili che ha detto di voler raggiungere per il settore", afferma il presidente di Asstra, Massimo Roncucci.