ROMA - Percorrere in bicicletta tutta la Via Appia, da Roma a Brindisi, lungo il percorso della vecchia strada romana, differente da quello della moderna statale A7. Un viaggio di 700 km attraverso monti e pianure, scoprendo vestigia romane e medioevali e paesini affascinanti e poco noti.
La Gran Via in Bici è un progetto realizzato dalla sezione romana della Fiab, la Federazione amici della bicicletta, e presentato stamani nella Capitale. Le guide cicloturistiche Walter De Dominicis ed Enrico Caruso, insieme a Giorgio Tupone dell'associazione Folk Media per la promozione dei territori, hanno ricostruito il tracciato dell'Appia Antica. Un lavoro certosino, basato sul libro dello scrittore Paolo Rumiz (che ha percorso la strada romana a piedi) e su ricerche su internet.
In molti punti il tracciato non esiste più o è chiuso in fondi privati. I volontari di Fiab-Ruota libera hanno individuato un percorso il più possibile aderente a quello della consolare, utilizzando strade secondarie e sterrati. In qualche punto hanno ritrovato perfino pezzi di basolato romano originale. Lungo tutto il tragitto di 692 km, hanno trovato ruderi romani di grande fascino (tombe, acquedotti, stadi, ville, templi), oltre a belle chiese medioevali.
Il percorso non è segnato, ma è disponibile su internet una traccia gps che si può scaricare sul cellulare. La Gran Via si può percorrere con trekking bike, mountain bike e gravel: sconsigliate solo le bici da corsa.
Giovedì 18 aprile un gruppo di ciclisti di Fiab partirà da Roma per percorrere tutto il tragitto fino a Brindisi in 11 giorni. Sul percorso fra Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, incontreranno gli amministratori dei Comuni, per chiedere loro di attrezzare il loro tratto di ciclovia con cartelli e di rimettere a posto i punti dissestati.