Il settore dei trasporti in Italia è in linea con la media Ue ed è responsabile di 1/4 delle emissioni gas serra; in particolare, il 92,6% delle emissioni è prodotto dal trasporto su strada. Lo ha detto Antonella Bernetti dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) nell'ambito del "Focus sui trasporti stradali" in relazione all'evento streaming sull'"Andamento delle emissioni in atmosfera e scenari emissivi in Italia". I gas serra provengono dal 69% da auto, dal 25% dal traffico merci, dal 3% da autobus e altrettanto dalle due ruote, in particolare motocicli.
Il trasporto su strada, è stato spiegato, mostra un aumento delle emissioni di gas serra del 3,9% rispetto al 1990 e rappresenta il 23,4% delle emissioni nazionali totali di CO2 equivalente. Nel 2019, preso a riferimento, il peso preponderante è ancora dei carburanti fossili: in particolare i consumi di gasolio e benzina rappresentano circa l'88% del consumo totale su strada. Nel 2019 il trasporto su strada è la principale fonte di emissione di ossidi di azoto, con il 40,3 % del totale emesso a livello nazionale, nonostante dal 1990 registri una riduzione del 74,6%. Le emissioni di particolato fine derivanti dal trasporto stradale dal 1990 al 2019 si riducono del 73,5%, rappresentando nel 2019 il 10,1% del totale emesso a livello nazionale. Riguardo al monossido di carbonio, dal 1990 le emissioni si riducono del 92,1%, rappresentando nel 2019 il 18,7% del totale emesso a livello nazionale.
In termini di emissioni di anidride carbonica (CO2), le emissioni da trasporto su strada dal 2019 al 2030 diminuiscono del 39% passando da circa 97 a 59 milioni di tonnellate, con un ulteriore diminuzione al 2050 arrivando a -70%, fino a raggiungere 22 milioni di tonnellate . E' quanto emerso nel corso del Focus sui Trasporti su strada che Ispra ha presentato oggi nel corso della presentazione del Rapporto sullo stato e gli scenari nazionali delle emissioni. Come per le emissioni, "ci attendiamo anche per i consumi di carburante, dal 2019 al 2050, una diminuzione pari a circa il 60% con una forte contrazione del contributo del diesel che passa dal 2019 al 2050 da circa il 60% all'8% del totale, mentre emerge un ricorso crescente al metano ed ai combustibili alternativi", è stato spiegato.