E anche le altre metropoli italiane analizzate sono a fondo classifica: Milano al 20esimo posto; Torino al 23esimo e Roma al 32esimo. "Le città italiane potevano uscire dalla pandemia trasformate in meglio: meno inquinamento dell'aria, meno auto in circolazione, più bici e trasporto pubblico.
Purtroppo non hanno
raccolto la sfida e spesso hanno fatto passi indietro", afferma
Claudio Magliulo di Clean Cities Italia.
Anche le città più virtuose non sono state promosse a pieni
voti e sono lontane dal raggiungere una mobilità a emissioni
zero entro il 2030. Oslo che è al primo posto della classifica,
ha un punteggio solo del 71,5%, Amsterdam è seconda con il
65,5%. Helsinki terza con il 64,2%. Milano, prima tra le
italiane si ferma a 51,1%, Napoli è la peggiore con 37,8%.
Alcune città europee hanno dimostrato che "si può reinventare
lo spazio urbano nel tempo di una stagione", osserva Magliulo:
"Parigi ha ad esempio investito nella riduzione drastica del
traffico veicolare e nella promozione della mobilità pedonale e
ciclistica. E così facendo è riuscita a strappare a Stoccolma il
quinto posto in classifica, tallonando le altre capitali
scandinave".
La Clean Cities Campaign è una coalizione europea che ha come
obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030 e
vi aderiscono, tra gli altri, Legambiente,
Transport&Environment, Cittadini per l'aria e Kyoto Club.
(ANSA).