"In Italia la Giornata internazionale delle foreste rischia di essere una ricorrenza senza fatti concreti. Dovremmo rendere le foreste dei beni economici, invece oggi sono una sorta di 'rendita parassitaria', non riusciamo a valorizzarle". Lo afferma Antonio Nicoletti, responsabile aree verdi di Legambiente, in occasione della Giornata internazionale delle foreste che ricorre sabato 21 marzo. "Siamo ricchi di foreste ma di questo patrimonio non abbiamo ancora capito bene cosa farcene", dice all'ANSA Nicoletti.
"Le foreste sono utilissime per contrastare il cambiamento climatico con l'assorbimento della CO2, ma potrebbero anche essere uno dei pezzi fondamentali della green economy, se opportunamente valorizzate", ampliandone l'utilizzo oltre "la filiera bosco-centrale a biomassa" e valorizzando ad esempio "le filiere dell'edilizia". Il problema, rileva Nicoletti, è che "abbiamo una proprietà forestale molecolare, molto diffusa, e non ci sono strategie nazionali". Per uscirne "occorre dare alle foreste un ruolo sociale, investendo per la tutela della biodiversità ma non solo: un processo di certificazione della qualità del legno, ad esempio, potrebbe aiutare questo Paese, e anche gli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni dovrebbero passare attraverso la qualità dei nostri prodotti. Invece oggi, paradossalmente, anche la legna da ardere proviene dall'estero".
"La deforestazione e la degradazione degli ambienti forestali sono responsabili globalmente di circa il 20% delle emissioni di gas serra. La lotta alla deforestazione deve diventare un obiettivo prioritario se vogliamo combattere il cambiamento climatico: più tardi interveniamo, più si allontana la probabilità di ridurre gli impatti sugli habitat e sulle specie così come le conseguenze per molte popolazioni" afferma Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia. Circa 1,31 miliardi di ettari di superficie forestale, un terzo di quella esistente, sono territorio forestale intatto. Di questi il 50% si trova nelle aree polari e con regimi climatici nevosi, il 46% nelle aree equatoriali e il 3% nelle zone temperate, ricorda il Wwf. Circa 1,6 miliardi di persone al mondo sono supportati dagli ambienti forestali del pianeta, 300 milioni vivono nelle foreste, tra cui 60 milioni di indigeni.
"Gli alberi hanno la capacità di trasferire enormi quantità di acqua dal suolo all'atmosfera, attraverso il meccanismo della traspirazione. Sono 20 miliardi di tonnellate di acqua al giorno, pari al volume del Rio delle Amazzoni", spiega Bologna. "La deforestazione mette a rischio tutto questo affascinante e complesso sistema, con una drastica riduzione dei meccanismi di evapotraspirazione, alterazione nella formazione delle nubi, nella dinamica delle precipitazioni e nei prolungamenti delle stagioni secche, con diffusione dei processi di aridificazione". Per la giornata delle foreste, il Wwf ha messo a punto una campagna virale sui social network con vignette, grafici e foto delle foreste più belle del pianeta, da condividere con l'hashtag #forestday.