Già minacciate dal disboscamento commerciale e dall'estrazione mineraria, le foreste ancestrali della Tasmania - patrimonio Unesco - stanno lottando anche contro violenti incendi che da giorni stanno affliggendo l'isola-Stato australiana. Alcuni dei roghi maggiori hanno colpito l'area patrimonio mondiale dell'isola: si stima che già 11mila ettari siano andati in fumo.
Le foreste della Tasmania sono la dimora degli alberi più alti del mondo: quasi un quarto dell'isola è protetta dall'Unesco. Il Parks and Wildlife Service scrive sul suo sito che 34 riserve sono state colpite da incendi: oltre 11mila ettari di superficie patrimonio mondiale della Tasmania sono andati in fumo a causa di oltre 80 incendi segnalati in tutto lo Stato. L'isola, sottolinea l'agenzia governativa, sta vivendo un periodo "estremamente secco e caldo" e non è atteso alcun "sollievo nel breve termine". La situazione infatti potrebbe aggravarsi perché non ci sono previsioni di piogge significative fino all'autunno (ora nel continente australe è estate).
Ambientalisti ed esperti sono molto preoccupati e parlano di danni catastrofici. Il portavoce locale della Wilderness Society, Vica Bayley, spiega ad Abc.net che le conseguenze dei roghi si faranno sentire sull'ambiente. "Le conseguenze degli incendi" in questi delicati e remoti ecosistemi, spiega, saranno "la distruzione quai permanente degli stessi". "Questi sono paesaggi incredibilmente fragili e antichi e servono secoli, se non millenni, per un loro recupero".