Un raduno internazionale di speleologia nel Supramonte di Urzulei per esplorare, promuovere e preservare il ricco patrimonio di grotte presenti nel territorio. L'iniziativa, dal titolo "Impronte 2019", si terrà dal 25 al 28 aprile a Urzulei, dove arriveranno speleologici da tutto il mondo. Oltre alle escursioni in grotta, in cui i professionisti accompagneranno adulti e bambini, sono previsti convegni, mostre, proiezioni e tavole rotonde in aule sparse in vari edifici del paese. Sarà una full immersion nel mondo delle grotte e dell'ambiente e vede coinvolti il Comune, l'Associazione Icnussa, il gruppo speleologico locale Gasau con il patrocinio dalla Regione.
"E' un evento che riproponiamo a 10 anni dal primo raduno del 2009 che ebbe un grande successo - spiega all'ANSA il sindaco Ennio Arba - L'augurio è che questo evento, oltre a rappresentare un'occasione di scambio tra i diversi mondi della speleologia, sia un'importante vetrina per il nostro territorio ricco di cultura e tradizioni". "Urzulei nel campo delle grotte rappresenta un'autorità - sottolinea il presidente del gruppo Gasau Salvatore Cabras - solo nel territorio del paese ci sono dalle 250 alle 300 grotte e sono presenti il complesso di Codula di Lula, che è la grotta più lunga d'Italia con i suoi 70 chilometri di estensione, e la grotta di S'Eni di Istetai con la sua profondità di 500 metri. Con la presenza degli speleologi di altri Stati e Continenti vogliamo confrontarci sulla materia e divulgare quanto più possibile questo preziosissimo patrimonio".
Un concetto che riprende e rafforza la presidente di Icnussa Ida Cabras. "Oltre alla conoscenza e alla sensibilizzazione del nostro patrimonio di grotte e di posti bellissimi vogliamo sensibilizzare al rispetto e alla protezione del nostro ambiente - precisa - Il titolo Impronte nasce proprio da questo nostro sentire ed ha per sottotitolo: l'etica e il rispetto dei luoghi nello spazio e nel tempo".