SYDNEY - L'Australia, a fianco dell'Unione Europea, sponsorizza nuovamente la creazione di un'area marina protetta di un milione di metri quadrati in Antartide nella riunione annuale della Commissione per la conservazione delle risorse marine viventi dell'Antartide (Ccamlr), in corso da oggi al primo novembre a Hobart in Tasmania. Alla Commissione aderiscono 25 paesi fra cui l'Italia, oltre all'Unione Europea. I tentativi nelle riunioni precedenti per preservare una grande area incontaminata al largo dell'Antartide orientale hanno incontrato opposizione, compresa l'ultima riunione della Commissione, quando Cina, Russia e Norvegia hanno svolto un ruolo chiave nel bloccare la proposta. Per il via libera del piano, è necessario il sostegno di tutti i membri. "Una volta stabilita, la East Antarctic Marine Protected Area proteggerà ecosistemi unici e diverse specie come mammiferi marini, pinguini e altri uccelli marini", ha detto la responsabile della delegazione australiana Gillian Slocum. Il 'santuario' fornirà inoltre zone di riferimento scientifico per comprendere gli effetti della pesca commerciale fuori delle aree protette e le conseguenze del cambiamento climatico sugli ecosistemi dell'Oceano Meridionale.
Le acque che circondano l'Antartide sono tra le più incontaminate al mondo, ma sono anche tra le più vulnerabili e il braccio di ferro sul loro destino va avanti da tempo.
Nell'Oceano Antartico vivono più di 10.000 specie, tra le quali la maggior parte dei pinguini del mondo, balene, uccelli marini, un tipo particolare di calamaro e merluzzo che sono l'obiettivo principale dei pescherecci che operano in questa regione.
L'Oceano meridionale è inoltre considerato un'area essenziale per la ricerca scientifica sia per lo studio del funzionamento di ecosistemi marini intatti, sia per determinare gli effetti del cambiamento climatico globale.