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Sulla Maiella centro Conservazione Biodiversità Vegetale

Accordo Crea-Ente Parco per patrimonio agroforestale

Redazione ANSA PESCARA
(ANSA) - PESCARA, 01 APR - Nasce sulla Maiella il Centro di Conservazione della Biodiversità Vegetale per l'Abruzzo, voluto dal Parco Nazionale della Maiella e dalla Regione Abruzzo per salvaguardare le entità vegetali a rischio. E con l'inaugurazione, a Lama dei Peligni (Chieti) presso la Banca del Germoplasma, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra Ente Parco e il Consiglio Nazionale delle Ricerche in Economia Agraria (Crea), che ha tra gli obiettivi tutela del patrimonio agroforestale, protezione e sviluppo dello studio e delle collezioni di germoplasma animale, vegetale e fungino.

Nella Banca del Germoplasma sono custodite varietà recuperate come la Patata "Sessanta dei Monti Pizzi" e la "Viola dei Monti Pizzi", nonché il grano duro "Marzuolo", i Fagioli "40 giorni" e "a caffè", mantenuti anche in coltivazione nelle aziende Custodi del Parco.

Per il direttore generale del Crea Stefano Vaccari il Centro di Lama dei Peligni "è un avamposto strategico di conservazione del patrimonio genetico delle varietà autoctone da cui ripartire per un miglioramento delle produzioni che possa orientarsi nelle filiere corte della produzione biologica". Il direttore del Crea Viticultura ed Ecologia Riccardo Velasco ha parlato della necessità di recuperare i vitigni autoctoni per una maggiore competitività e produzione di qualità nel mercato del vino; in tal senso il Parco ha nella Cantina Orsogna un partner nel progetto che ha portato a produrre un vino biologico fermentato con i lieviti raccolti su fiori e frutti spontanei della Maiella nelle diverse fasce altimetriche.

La nascita del Centro per il direttore del Parco Luciano Di Martino è "un risultato concreto raggiunto insieme alla Regione grazie al lavoro sul territorio e alla dotazione strutturale dell'Ente, i Giardini Botanici e la Banca del Germoplasma". E per il presidente Lucio Zazzara "la salvaguardia della biodiversità agricola è il risultato della stretta interconnessione tra colture e culture, da essa possono scaturire nuove opportunità economiche e sostenibili soprattutto nelle aree interne". (ANSA).

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