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Wwf, deforestazione Amazzonia da record; in 6 mesi 3 volte Roma

Quasi 4mila chilometri quadrati, valore più alto dal 2016

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Nei primi 6 mesi del 2022 ben 3.988 chilometri quadrati di foresta amazzonica sono andati distrutti, oltre 3 volte la superficie di Roma. I dati sono forniti dal Deter dell'Inpe (National Institute for Space Research) secondo quanto riferisce il Wwf rilevando che è "il valore più alto mai registrato per questo periodo dall'inizio della serie storica, nel 2016, praticamente il triplo del valore registrato nel 2017 (1.332 chilometri quadrati)".

È il quarto anno consecutivo con record di deforestazione nel periodo, prosegue l'associazione ambientalista precisando che l'incremento rispetto ai primi sei mesi del 2021 è stato del 5%.

Il mese peggiore dal punto di vista della deforestazione è stato giugno, quando sono stati devastati 1.120 chilometri quadrati, il 10,1% in più rispetto a giugno 2021".

Nel solo mese di giugno, nel Cerrado, sono stati disboscati 1.026 chilometri quadrati, più del doppio (+111,5%) di quello registrato nel 2021 e nel 2020. E si tratta della regione più devastata dopo che tra l'inizio di gennaio e la fine di giugno sono stati distrutti 3.638 chilometri quadrati, con un incremento del 44,5% rispetto ai primi sei mesi del 2021.

Per Mariana Napolitano, responsabile scientifico del Wwf-Brasile, la deforestazione in Amazzonia nella prima metà del 2022 "è stata allarmante e avvicina sempre di più il bioma al punto di non ritorno da cui la foresta non potrà più sostenersi, né fornire i servizi ambientali da cui dipende il futuro non solo del Brasile ma del nostro Pianeta".

"Abbiamo perso quasi 4.000 chilometri quadrati di foresta amazzonica in soli sei mesi, confermando la tendenza all'intensificazione della deforestazione negli ultimi tre anni.

Quando perdiamo le foreste, mettiamo a repentaglio il nostro futuro - aggiunge - L'Amazzonia è la chiave per regolare le precipitazioni dalle quali dipendono la nostra agricoltura, la nostra fornitura di acqua potabile e la disponibilità di energia idroelettrica. E' anche un importante serbatoio di carbonio: rimuovendo anidride carbonica dall'atmosfera, l'Amazzonia rallenta il riscaldamento globale. Il furto di terreni pubblici e l'estrazione illegale, che non generano ricchezza o qualità della vita, stanno distruggendo il nostro futuro". (ANSA).

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