BARI - Per una gestione ottimale del servizio idrico, occorre una Strategia idrica nazionale (Sin) che preveda "una politica di lungo periodo; una regolazione del mercato efficiente, con prezzi definiti dalla Autorità; e poi soggetti industriali capaci di fare gli investimenti, introdurre innovazione e fare efficienza". Lo ha detto il presidente di Utilitalia, Giovanni Valotti, parlando con i giornalisti oggi a margine dell'ultima giornata del Festival dell'Acqua, a Bari. "Abbiamo lanciato la strategia idrica nazionale - ha precisato Valotti - in analogia alla strategia energetica di cui si sta discutendo in questi mesi con governo e Parlamento. Credo sia molto importunate perché dovremo convivere nei prossimi anni con eventi meteorologici più estremi di quelli del passato". "A luglio abbiamo conosciuto la siccità - ha ricordato - ad agosto abbiamo avuto le alluvioni. Quindi di fronte a questa imprevedibilità serve un quadro stabile". "Il che vuol dire - ha proseguito - una politica di medio-lungo termine, con investimenti che sono molto importanti: si stima almeno cinque miliardi di euro per anno, con un orizzonte che deve essere di dieci-vent'anni". "Poi - ha aggiunto - serve una regolazione efficiente, e su questo vanno tranquillizzati i cittadini". "C'è l'idea - ha detto Valotti - che il prezzo dell'acqua possa schizzare alle stelle, ma il prezzo non lo fissano gli operatori ma una Autorità indipendente di regolazione che è pubblica; e il prezzo è molto legato ai costi del servizio". "Quindi - ha concluso - più le imprese che gestiscono i servizi sono efficienti, meno crescerà il costo dell'acqua. Dunque c'è un interesse di tutti, prima di tutto del cittadino, a una industrializzazione del settore".
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