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Turismo sostenibile, e gli hotel sono a misura di ecologia

Italia è secondo Paese in Europa per numero di licenze con marchio Ecolabel Ue

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ROMA - Attenzione all'ambiente attraverso una corretta gestione dei rifiuti, una riduzione degli sprechi alimentari, l'efficienza energetica, e una politica del lavoro che possa garantire vantaggi sociali ai dipendenti. Questi alcuni dei requisiti che hotel e alberghi, in generale le strutture ricettive, devono dimostrare di avere per ottenere la concessione del marchio Ecolabel Ue.

L'Italia è il secondo Paese in Europa, dopo la Francia, per numero di licenze Ecolabel Ue attribuite ai servizi di ricettività turistica (erano 229 a settembre dell'anno scorso). All'inizio del 2017 è stata pubblicata la decisione Ue che stabilisce i nuovi criteri per l'assegnazione del marchio. Rientrano in un'unica categoria tutte le strutture ricettive (dagli hotel agli agriturismi ai campeggi). Molti criteri ecologici sono stati aggregati; e per ottenere la certificazione è necessario essere conformi a tutti quelli obbligatori e a un determinato numero di quelli facoltativi.

Tra le novità viene inserito l'obbligo per la struttura di seguire una procedura per equilibrare la produzione di rifiuti da imballaggio e quella di rifiuti alimentari del servizio ristorazione; l'obiettivo è la riduzione degli sprechi alimentari. Viene vietato l'uso di porzioni monodose per alimenti tipo caffè, zucchero, cacao in polvere; mentre nelle stanze sono ammesse se di derivazione biologica o da commercio equo e solidale, oppure le capsule di caffè se poi vengono restituite per esser riciclate. L'impianto di riscaldamento installati nel corso di validità della licenza dovranno rispettare la normativa comunitaria. Quanto all'efficienza energetica dell'illuminazione si segnala una involuzione dei requisiti: prima veniva richiesto che almeno l'80% delle lampadine fossero a basso consumo; adesso invece questa percentuale potrà esser raggiunta dopo due anni dall'ottenimento della licenza e basterà utilizzare il 40% di lampadine di classe A al momento di presentazione della domanda per la certificazione. Tra i criteri facoltativi quello sulla politica del lavoro per garantire vantaggi sociali al personale, come del tempo per la formazione, pasti gratuiti, buoni pasto, uniformi da lavoro gratis, sconti dedicati, mobilità sostenibile.

In collaborazione con:
Ispra

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