Preferire vini con tappi di sughero a quelli in plastica, verificare la dicitura 'compostabile' sullo shopper e leggere etichette e confezioni per accertarsi che siano prodotti che possono "tornare alla terra senza causare inquinamento e aumento dei rifiuti". Sono alcuni degli 'Eco-consigli per una buona raccolta differenziata dell'umido e per far bene alla terra grazie al compost, fertilizzante organico' che il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) svela in occasione della Giornata Mondiale della Terra che si celebra il prossimo 22 aprile.
Infatti - come spiega Cic - oltre agli scarti di frutta e verdura, base per un ottimo compost, anche i tappi di sughero, resti di cibo secco degli animali, fiori appassiti o morti, carta usata di fazzolettini o tovaglioli possono essere compostati; le materie prime per la produzione del terriccio compostato sono tutti gli scarti, residui ed avanzi di ogni tipo organico biodegradabile. Vanno invece evitati rifiuti non biodegradabili, o contaminati da sostanze tossiche o nocive. L'impiego del compost - sottolinea il Cic - svolge nel terreno una triplice azione: reintegra la sostanza organica (carbonio) e gli elementi nutritivi (azoto, fosforo, potassio); aumenta la porosità, rendendolo più lavorabile; riavvia i cicli biologici favorendo la presenza di batteri e lombrichi. Come spiega Massimo Centemero, direttore del Cic, "l'Italia è leader in Europa nel compostaggio e in questo settore applica in pieno i principi della Circular Economy: studiare i modelli della natura per applicarli alle attività umane" e "trasformare gli scarti organici in compost è uno dei modi per contribuire all'uso sostenibile delle risorse".
Il compost - specifica il Cic - è un fertilizzante organico per l'orto, nella semina dei tappeti erbosi, nei trapianti di pomodori, zucchine ed altri ortaggi ma anche per le piante ornamentali e per piantare alberi e arbusti; si usa anche per la pacciamatura e quindi per il controllo della crescita delle erbe infestanti.