Villa Literno, Frattamaggiore, Casandrino, Melito di Napoli, Sant'Antimo, Afragola, Arzano, Mondragone, Casal di Principe, Acerra: è la provincia di 'Rifiutopoli', terra avvelenata da ecomafiosi ed ecocriminali per i quali "a munnezza è oro". Lo grida a pieni polmoni Enrico Fontana nella conferenza-spettacolo che ha appena debuttato al Festival di Internazionale a Ferrara: una denuncia contro quel business illecito dei rifiuti che è costato la vita a molti di coloro che hanno provato a contrastarlo.
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che seguivano la scia tossica che portava in Somalia, il capitano Natale De Grazia, che stava indagando su 90 affondamenti sospetti di navi, Federico Del Prete, che denunciò chi estorceva il pizzo agli ambulanti, Mario Diana, che disse 'no' all'offerta della camorra. Sono loro, insieme ad altre vittime, i protagonisti di "Rifiutopoli. Veleni e antidoti", prodotto da Cinemovel Foundation con il patrocinio di Legambiente, il sostegno di Fondazione Unipolis e di Ecodom, il principale Consorzio italiano di recupero e riciclaggio degli elettrodomestici.
Enrico Fontana (membro della segreteria nazionale di Legambiente e direttore de La Nuova Ecologia) con una performance interattiva e multimediale racconta i traffici dell'ecomafia e il cambiamento tangibile che i piccoli gesti quotidiani rendono possibile. Lo spettacolo si sviluppa in un'alternanza di linguaggi espressivi: la narrazione di Fontana lascia spazio a un mix di parole, immagini e suoni trasformati dall'artista Vito Baroncini con la sua lavagna luminosa, essa stesso riciclo creativo di un oggetto in disuso.