ROMA - Anche se l'Italia arrivasse al 65% di raccolta differenziata (l'obiettivo Ue al 2030), avrebbe comunque bisogno di nuovi termovalorizzatori al Centro e al Sud, in particolare in Sicilia. Lo sostiene il rapporto Was 2018, lo studio annuale sul settore rifiuti della società di consulenza Althesys, presentato stamani a Roma.
Il rapporto denuncia "un grave gap infrastrutturale che investe tutta la filiera del trattamento e del riciclo rifiuti" e "un quadro normativo complesso che di fatto blocca l'innovazione e la crescita dell'economia circolare".
Secondo Althesys in Italia mancano soprattutto gli impianti per trattare la frazione umida, producendo compost e biometano.
Ne servirebbero 56 se si arrivasse al 65% di differenziata e 16 se tutta l'Italia arrivasse ai livello di raccolta del Veneto (85% di differenziata).
Per quanto riguarda i termovalorizzatori, secondo il rapporto la Sicilia avrebbe bisogno di bruciare almeno 1 milione di tonnellate di rifiuti all'anno. Per dare un termine di paragone, il termovalorizzatore di Acerra, l'unico di grandi dimensioni nel Sud, ha una capacita'di 600.000 tonnellate all'anno.