I rottami rappresentano per le fonderie con forno elettrico il 75% del totale della materia prima caricata nei forni: una percentuale in costante crescita, che permette di ridurre il ricorso a materie prime derivanti da processi di estrazione, limitando così l'impronta ambientale dei prodotti realizzati in fonderia. Lo rende noto un comunicato di Assofond, l'associazione di Confindustria che rappresenta le fonderie italiane, in occasione della Giornale mondiale del riciclo, il 18 marzo.
Il nostro settore - sottolinea il presidente di Assofond Roberto Ariotti - mette in pratica da sempre un meccanismo di economia circolare molto avanzato: è grazie alle fonderie e alla loro tecnologia, infatti, che buona parte dei materiali metallici giunti a "fine vita" viene riciclata e riutilizzata per realizzare nuovi prodotti.
Anche gli scarti della produzione sono reimpiegati nel processo: il 95% delle terre esauste prodotte in fonderia viene riutilizzato come materia prima, in sostituzione di sabbie e terre provenienti da attività estrattive.