Trecentomila tonnellate in 8 mesi: è la quantità di rifiuti, tra guanti e mascherine, prodotta in Italia dal maggio scorso al prossimo dicembre. Lo riferisce la Commissione Ecomafie, la cui relazione su 'Emergenza epidemiologica Covid-19 e ciclo dei rifiuti' è stata approvata oggi in aula a Montecitorio, riportando una stima dell'Ispra.
Dagli approfondimenti della Commissione è emerso che durante l'emergenza Covid-19 il sistema di gestione dei rifiuti in Italia ha tenuto. La capacità impiantistica, sottolinea, si è dimostrata adeguata, anche per il trattamento dei rifiuti sanitari a rischio infettivo (di cui si è registrato un aumento).
Durante la fase di lockdown, precisa, si è osservata una decisa contrazione nella produzione dei rifiuti speciali di origine industriale e dei rifiuti urbani. Questi ultimi nel bimestre marzo-aprile 2020 sono diminuiti di circa il 10% (-500mila tonnellate). La relazione si conclude con una serie di raccomandazioni alle istituzioni per una gestione dei rifiuti che tenga in conto le esigenze sia di rispetto degli obiettivi di economia circolare nell'ambito di un ciclo dei rifiuti efficiente e focalizzato sul recupero di materia, sia di efficientamento del sistema dei controlli ambientali e di contrasto all'illegalità.
"L'approvazione in aula a Montecitorio della relazione su emergenza COVID-19 e ciclo dei rifiuti - dichiara il Presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli - arriva in un momento di nuova forte recrudescenza del virus. Auspico che questo lavoro possa essere di supporto a quanti dovranno occuparsi di gestione dei rifiuti nelle difficili settimane che abbiamo davanti. Da parte sua, la Commissione - conclude - continuerà il lavoro di monitoraggio: tra le altre cose preoccupano i rischi di scorciatoie illegali e infiltrazioni di interessi illeciti in imprese in difficoltà".