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Rifiuti: Unirau, sul tessile valutare bene corretta gestione

Associazione invia documento al Mite

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 24 MAR - In vista dell'ormai prossima emanazione della Strategia europea sul tessile e del possibile futuro schema di decreto ministeriale che introdurrà la responsabilità estesa del produttore (Epr) dei prodotti tessili, Unirau (l'Associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani) ha inviato al ministero della Transizione Ecologica e ai principali rappresentanti della filiera un "position paper" sull'implementazione di un sistema Epr per il settore in Italia. Il documento tocca diversi aspetti: dal campo di applicazione alla responsabilità dei produttori e ai costi di gestione, dal contributo ambientale ai sistemi di compliance fino alla raccolta e selezione, al ruolo della distribuzione e alla vigilanza e politiche per lo sviluppo del settore.

Nel ricordare l'entrata in vigore dell'obbligo di raccolta da parte dei Comuni, Andrea Fluttero, presidente di Unirau, ha spiegato che si vuole mettere "a disposizione della politica e degli stakeholder l'esperienza maturata dagli attori della filiera in questi decenni in vista del cambiamento che attende il settore del tessile post consumo alla luce della 'Strategia europea per il tessile', che punterà a promuovere la circolarità e la sostenibilità dei prodotti tessili, sostenendo altresì la selezione dei relativi rifiuti, il riutilizzo ed il riciclaggio".

Nel 2020, secondo gli ultimi dati Ispra (Rapporto Rifiuti Urbani 2021), sono state raccolte complessivamente 143,3 migliaia di tonnellate di frazione tessile, in diminuzione rispetto al 2019 del 9%. Attualmente, i rifiuti tessili provenienti dalla raccolta differenziata, dopo le lavorazioni di selezione, sono avviati a: riutilizzo (stimato in circa il 60%) per indumenti, scarpe e accessori di abbigliamento utilizzabili direttamente in cicli di consumo; riciclo (stimato in circa il 30%) per ottenere pezzame industriale (10%) o materie prime seconde per l'industria tessile, imbottiture, materiali fonoassorbenti (20%); smaltimento (stimato in circa il 10%). Il settore impiega oggi circa 6.000 addetti, conclude la nota di Unirau. (ANSA).

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