Sconfiggere la fame nel mondo, energia rinnovabile per tutti, buona occupazione e crescita economica, consumo e produzione responsabili: sono i quattro obiettivi - dei 17 indicati dall'Onu nell'Agenda dello Sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030 - su cui si è focalizzata la quarta edizione di "Isola della sostenibilità", l’evento che si è sviluppato in tre giorni e che si è concluso sabato 2 dicembre rivolto alle scuole per educare e informare le nuove generazioni sui temi dello sviluppo sostenibile. Vi hanno partecipato circa 9.000 persone fra studenti di ogni ordine e grado - dalle elementari all'università - ma anche famiglie e tecnici di settore fra tavole rotonde e laboratori.
La manifestazione - promossa dal Comitato strategico composto da Enea, Crea, Cnr, Università Roma Tre, Università la Sapienza nel Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre - ha visto coinvolti 3 Organismi Internazionali (Commissione Europea, DGCS-MAECI, FAO), 4 Istituzioni nazionali (MATTM, MIUR, MIPAF, MAECI), 2 Istituzioni locali (Regione Lazio, Roma Capitale), 6 Enti di Ricerca (Enea, Crea, CNR, ISPRA, INGV, ASI), 7 Dipartimenti Universitari.
Nelle tre giornate gli oltre 7.000 ragazzi hanno potuto ascoltare e apprendere facendo esperienze pratiche, ad esempio con il laboratorio Air Pack, organizzato dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Ispra: un innovativo strumento educativo multimediale per le scuole che offre agli insegnanti schede per preparare lezioni sulla qualità dell’aria nelle scuole e, agli alunni, un’occasione per imparare anche con quiz e giochi di memoria.
Tra gli altri laboratori Raw materials: le meraviglie delle materie prime, organizzato dal CNR, con il quale è stato spiegato ai ragazzi come in maniera semplice e interattiva, a partire dai rifiuti, si possano creare nuovi materiali per produrre energia pulita o ripulire l’aria e l’acqua del nostro pianeta. Fra le tante iniziative e i laboratori per i ragazzi, Scienza Impresa ha spiegato in maniera divertente i vantaggi su riuso e riciclo dei materiali, lo spettacolo Planetario digitale organizzato dall' Ass. Cult. Estrellas Y Planetas, ha mostrato simulazioni e proiezioni dell'Universo. Mentre in quello organizzato da Il Parco delle Energie Rinnovabili è stato mostrato ai bambini come si produce l’energia elettrica tramite l’energia solare, l’importanza del riciclo della carta e come sia possibile il suo utilizzo per realizzare dei veri e propri mattoni.
Nelle tavole rotonde, si è parlato di Economia Circolare, Mobilitá, Alimentazione e Spreco Alimentare. Ed è stato presentato Retake Roma, un movimento di cittadini impegnato nella lotta contro il degrado, nella valorizzazione dei beni pubblici e nella diffusione del senso civico sul territorio.
Sullo spreco alimentare è intervenuta tra gli altri Serena Pellegrino, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati: “La parola ‘sviluppo sostenibile’ è nata nel 1972. Ora ne parlano tutti. E’ stato davvero faticoso far approvare la legge sugli sprechi, una legge che va in rotta di collisione con il concetto di economia lineare che continua a delineare il modello di economia globale, decisamente in antitesi con ciò che vuol portare avanti questa legge”.
Secondo Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione Univerde “sulla lotta allo spreco alimentare ci sono quelli che ne parlano e quelli che la fanno. La tecnologia applicata all’agricoltura consente la misurabilità. Con la tecnologia è possibile attivare sistemi di monitoraggio per le performance di produzione”.
Ivan Perrone, del gruppo La Cascina, tra i partner dell’evento, ha sottolineato l’importanza dell’informazione: “L’aumento smisurato di scarti nelle mense scolastiche potrebbe essere individuato nella mancanza di un dialogo con gli impianti appaltanti. Il nostro obiettivo è essere portavoce di best practices partendo dalla prevenzione, comunicazione e sensibilizzazione dei bambini, ma anche delle famiglie e degli educatori scolastici, parte attiva nel momento della ristorazione”.
Nel suo intervento l’Assessore alla Sviluppo economico, Regione Lazio, Guido Fabiani, ha sottolineato come sia importante guardare in questa direzione: “La Regione Lazio guarda con attenzione all'economia circolare come concetto. Ai giovani stiamo passando in eredità un mondo che fino ad oggi non si basa sul valore della sostenibilità. Noi come istituzioni, sindacati, lavoratori, cittadini dobbiamo impegnarci in questa direzione. La Regione lo sta facendo con 8 bandi per la trasformazione del sistema produttivo”.
Paolo Matteucci, Direttore Elettrico Nissan, sul tema della mobilità elettrica ha detto: “Abbiamo evidenza che oggi l’energia elettrica prodotta abbia un forte mix da fonti rinnovabili, che hanno la caratteristica di essere intermittenti, vi e’ quindi la necessità di stoccaggio e le auto elettriche danno questa opportunità. La Nissan Leaf dispone già di questa tecnologia e permette lo scambio di energia con la rete elettrica nazionale, ma la normativa italiana, al momento, permette solo la sperimentazione”.
Francesco Loreto, Direttore Dip. Scienze Bio-Agroalimentari del CNR: “Bisogna creare un processo che riesca a mimare la fotosintesi, ma che sia efficiente. Se riuscissimo a raddoppiare l’efficienza della fotosintesi dall’1 al 2%, abbasseremo l’anidride carbonica a livelli preindustriali senza toccare il problema dei combustibili fossili”.
Sul tema dell’Agricoltura è intervenuto, tra i vari ospiti, anche l’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca-Regione Lazio, Carlo Hausmann: “Sullo spreco nel settore agroalimentare bisogna partire anche dalla parola ‘agro’ dietro la quale c’è un grande spreco dei prodotti non raccolti. Bisogna riprogettare i sistemi produttivi. È responsabilità del sistema pubblico intervenire dove i singoli non possono arrivare”.
Altro tema affrontato, quello dell’alimentazione con Grammenos Mastrojeni, Coordinatore per l'eco-sostenibilità della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo: “Possiamo metterci in sintonia con l'ambiente se cerchiamo come obiettivo il benessere vero della persona umana, partendo da quello alimentare. Attualmente produciamo calorie sufficienti a nutrire 10 mld di persone. Se avessimo un comportamento sostenibile questo diventerebbe anche un comportamento di giustizia perché tutte le popolazioni avrebbero a disposizione il nutrimento necessario”.
Alessandro Vienna del MIUR ritiene che la sostenibilità vada vista come fattore di qualità del cibo: “E’ direttamente collegata all’impatto della produzione alimentare. La scuola è il punto dove è possibile sviluppare campagne che diano un cambiamento sociale che passa per una maggiore consapevolezza da parte dai giovani”.
"Un successo in termini di numeri che vede la città di Roma per la prima volta fare sistema in tema di sviluppo sostenibile e promuovere condotte virtuose nei confronti soprattutto delle nuove generazioni - ha detto Valerio Giannubilo responsabile del progetto Isola della Sostenibilità -. Siamo riusciti a coinvolgere oltre 7000 studenti ma è solo un primo traguardo. Serve il supporto e l'impegno di tutti: istituzioni, ricerca, industria, media e società civile. Ci auguriamo che a partire dal prossimo anno anche l’Amministrazione di Roma Capitale possa dare il suo necessario contributo”.