Nel 2020 è quasi raddoppiato il numero di italiani che fanno sport in vacanza: dal 18% dell'estate del 2019 a quasi il 32% dell'estate 2020. Lo hanno scoperto i sondaggi periodici dell'Isnart, il centro studi sul turismo di Unioncamere.
"Facciamo rilevazioni prima dell'estate e a settembre fra i turisti e le strutture ricettive in Italia - spiega all'ANSA il ricercatore di Isnart Alberto Bazzucchi -. Nel 2020 i turisti erano solo italiani, a causa della pandemia. La percentuale di quelli che hanno detto di aver fatto sport in vacanza è stata del 31,7%. La media degli anni precedenti era 18%".
In particolare, aggiunge il ricercatore, "il 38,5% ha fatto trekking, il 31,1 bicicletta, il 25,6% immersioni, il 23,5% surf e windsurf, il 22,5% vela. Molte persone hanno fatto più di una attività sportiva in vacanza".
I questionari dell'Isnart non chiedono le motivazioni di questo cambiamento di abitudini: "Possiamo ipotizzare un'evoluzione culturale degli italiani, accelerata dalla pandemia: dopo il lockdown, è venuta voglia a tutti di uscire e di fare attività fisica", commenta Bazzucchi.
Resta da vedere se questo boom dello sport in vacanza fra gli italiani sarà confermato anche per l'estate 2021: "Lo sapremo al termine delle rilevazioni di quest'anno -, dice il ricercatore -. I segnali che abbiamo però sono che la tendenza verso l'attività sportiva sarà mantenuta anche quest'anno. Sui sentieri e sulle ciclabili italiane si vede sempre più gente".
"E pensare che gli enti turistici francesi e tedeschi - conclude Bazzucchi -, quando indicano le varie attività in vacanza nei loro studi, scrivono 'far niente' direttamente in italiano".