Si è tenuta venerdì in tutta Europa la mobilitazione "Streeet for Kids", per chiedere le "strade scolastiche", cioè la chiusura al traffico delle strade davanti alle scuole quando entrano ed escono gli studenti. In Italia ci sono state 70 azioni in una decina di città, in particolare Roma e Milano: iniziative "bike to school la mattina, con bambine e bambini che sono andati a scuola in bici, mentre al pomeriggio davanti alle scuole si sono tenuti giochi e attività di ogni genere.
"L'entusiasmo generale della popolazione è chiaramente la dimostrazione che c'è un grande bisogno di spazi per i bambini davanti alle scuole e liberi dalle auto, di aria pulita e di sicurezza stradale", ha commentato Anna Becchi, coordinatrice della campagna Strade Scolastiche per la ong Clean Cities Italia.
Le strade scolastiche sono uno strumento utile a ridurre l'inquinamento dell'aria nelle immediate vicinanze delle scuole.
A Londra è stato dimostrato che le strade scolastiche hanno ridotto i livelli di biossido di azoto fino al 23% e diminuito sensibilmente il traffico veicolare lungo tutto l'arco della giornata. Nelle grandi città europee le strade scolastiche sono già una realtà: 500 a Londra, 170 a Parigi, 120 a Barcellona. In Italia solo (poche) sperimentazioni, spesso lasciate all'iniziativa volontaria di genitori, con scarsi risultati in termini di efficacia, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.