"Le lacrime dei pesci non si vedono" di Massimiliano Scuriatti è il vincitore del Premio Letterario sull'ambiente "Le Pagine della Terra", giunto alla sua seconda edizione. La premiazione si è tenuta ieri sera al Teatro La Fenice di Venezia.
Il premio, ideato e fondato dalla psicologa Vera Slepoj e dall'imprenditore Claudio Cutuli, ha avuto in giuria anche il neo ministro alla cultura, Gennaro Sangiuliano. Gli altri giurati erano Enrico Vanzina ed Ermete Realacci entrambi presidenti di giuria, Rosalba Giugni, Laura Lega, Marco Cappelletto, Padre Enzo Fortunato, Gaetano Cappelli, Giovanni Grasso, Marco Frittella, il generale Antonio Pietro Marzo, Barbara Degani, Vincenzo Pepe, Antonio Polito e Paolo Possamai.
Vittorio, voce narrante e protagonista, rievoca la sua vita e il suo passato da pescatore, a partire dal giorno in cui, nel paese dov'è nato, un misterioso fenomeno "avrebbe posto fine alla notte". Ciò che al momento appare come un ammaliante sortilegio, ben presto si rivelerà in tutta la sua reale crudezza: è il 1949, l'inizio, per la Sicilia, di un'era industriale che in breve avrebbe mutato la vita di una comunità da secoli dedita alla pesca, all'agricoltura e al sale. Vittorio tenta di resistere alla metamorfosi del suo piccolo universo, intuendo che il benessere economico di quei primi anni avrebbe un giorno lasciato il posto a un ambiente sempre più contaminato e a un sempre più alto numero di vittime.
Un'immensa distesa di pesci agonizzanti, a ricoprire l'intera baia e dovuta allo sversamento di sostanze tossiche, per il giovane pescatore sarà l'innesco per intraprendere un picaresco viaggio, alla ricerca dello "straniero" che ritiene responsabile di quel disastro ecologico.