Venerdì mattina Greenpeace ha portato in dono al Ministero dell'Agricoltura un cesto natalizio pieno di pane e altri prodotti da forno realizzati dal cuoco di fama internazionale Pietro Parisi con grano tenero altrimenti destinato a diventare mangime per gli allevamenti intensivi.
Con questo gesto, si legge in una nota, "l'associazione ambientalista ha voluto rimarcare che, mentre anche in Europa si riaccende il timore per la sicurezza alimentare e i prezzi del pane schizzano alle stelle. Non ci possiamo più permettere di destinare oltre il 60% dei cereali e due terzi dei terreni agricoli europei all'alimentazione degli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi. Il grano deve essere utilizzato in via prioritaria per le persone, abbassando l'altissima domanda di cereali proveniente dalla zootecnia e riducendo gli attuali livelli di produzione di carne, per un sistema agroalimentare più equo e con minori impatti sul clima e sulla salute del pianeta".
"In un momento storico che impone un impiego oculato di risorse naturali sempre più scarse - dichiara Simona Savini, campagna agricoltura di Greenpeace Italia -, non è pensabile utilizzare la maggior parte dei terreni agricoli e dei cereali per promuovere un consumo eccessivo di prodotti animali o per conquistare nuovi mercati, spesso a beneficio solo della fasce sociali più ricche. È necessario un piano sul medio periodo per una nuova efficienza alimentare che tuteli i bisogni delle persone e il pianeta".
"Se il ministro Lollobrigida, come lui stesso ha dichiarato alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, è realmente contrario agli allevamenti intensivi - conclude Savini -, abbia il coraggio di rompere il tabù dell'aumento di produzione di carne a ogni costo, a favore di prodotti di origine vegetale coltivati in modo ecologico e di allevamenti ecologici con meno animali".