(ANSA) - ROMA, 5 DIC - "Non e' una novità che una donna
assuma il comando di una cosca. Lo vediamo in Sicilia, in
Calabria o in Campania". Così il procuratore nazionale
antimafia, Federico Cafiero de Raho, sul ruolo delle donne nelle
cosche mafiose, dopo il blitz di oggi a Palermo.
"Quando un vertice storico viene assegnato al carcere duro o
al carcere a vita o per un periodo rilevante - ha detto Cafiero
de Raho, a margine di un incontro alla Luiss - i suoi contatti
con l'organizzazione non cessano" e "avvengono attraverso i
familiari, specialmente quando i familiari hanno il carisma per
poter prendere temporaneamente il comando". E "a volte i
familiari sono donne".
Queste donne, ha aggiunto, "sono il riflesso della forza e
della capacità del vertice detenuto".(ANSA).
PNRR - Scuola e università
Intesa Regione Umbria e Ateneo per progetto 'Vitality'
Le risorse del Pnrr per rafforzare l'ecosistema di innovazione