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Figlia Borsellino a boss, chiedete perdono e parlate

A Palermo manifestazione per ricordare vittime stragi

Redazione ANSA PALERMO

(ANSA) - PALERMO, 19 MAG - Mentre Palermo si prepara a commemorare il XXVI anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio, la figlia più piccola di Paola Borsellino, Fiammetta, lancia un ultimo, disperato appello ai killer che uccisero suo padre invitandoli "a chiedere perdono" e a raccontare tutta la "verità". Lo ha fatto guardando in faccia i boss Giuseppe e Filippo Graviano, che ha incontrato nel dicembre scorso in carcere, dove sono detenuti al 41 bis, dopo avere ottenuto il permesso dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. "Sono andata da Giuseppe e Filippo Graviano con l'idea che può vivere e morire con dignità non soltanto il magistrato che sacrifica la propria vita, ma anche chi pur avendo fatto del male è capace di riconoscere il grave male che ha inflitto alle famiglie e alla società, è capace di chiedere perdono e di riparare il danno", scrive Fiammetta Borsellino in una lettera pubblicata dal quotidiano La Repubblica. "Riparare il danno - sottolinea - per me vuol dire non passare il resto della propria vita all'interno di un carcere, ma dare un contributo concreto per la ricerca della verità".
    Ma i due padrini di Brancaccio, davanti alle parole accorate della figlia di Borsellino che manifestava il "dolore profondo inflitto non solo alla mia famiglia ma alla società intera", sarebbero rimasti in silenzio. "Ora è importante - prosegue Fiammetta Borsellino - che io possa continuare quel dialogo che è stato interrotto. Con enorme dispiacere registro la mancanza di una risposta ufficiale da parte delle istituzioni preposte a fronte di una mia richiesta reiterata alcuni mesi fa". E conclude ricordando i ritardi nel deposito delle motivazioni della sentenza del Borsellino quater e invitando "a far luce su ruoli e responsabilità di coloro che hanno determinato il falso pentito Scarantino alla calunnia". Un depistaggio a causa del quale "sono passati infruttuosamente 25 anni".
    Intanto sono cominciate le manifestazioni che culmineranno il 23 maggio con la partecipazione di oltre 70 mila studenti coinvolti nelle iniziative promosse in tutta Italia dal Miur e dalla Fondazione Falcone e con l'arrivo a Palermo della "nave della Legalità". Il primo appuntamento è per domani 20 maggio, con una serata dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e agli uomini della scorta che si svolgerà nella Chiesa della Magione. La manifestazione, promossa dall'ANSA e dall'Inner Wheel Palermo Normanna, inaugurerà le celebrazioni per ricordare l'anniversario delle stragi. La serata si aprirà con il "Concerto d'amore" eseguito dall'Orchestra "La nuova generazione" diretta dal maestro Giovanni La Mattina. Seguiranno le testimonianze di alcuni familiari delle vittime e la lettura di una intervista rilasciata da Antonio Montinaro, capo scorta del giudice Giovanni Falcone, dieci giorni prima dell'attentato di Capaci. Prevista anche la presenza di Pif e di due piccoli protagonisti della serie televisiva "La mafia uccide solo d'estate", gli attori Edoardo Buscetta ed Enrico Gippetto.
    Subito dopo sarà proiettato il docufilm dell'ANSA "L'eredità di Falcone e Borsellino" che raccoglie le testimonianze di familiari e colleghi dei due magistrati uccisi, ricostruendo le tappe fondamentali della loro vita anche attraverso le immagini della mostra fotografica dell'ANSA, che accompagna il docufilm.
    Al termine della proiezione si svolgerà un dibattito con la partecipazione, tra gli altri, degli ex magistrati Pietro Grasso, già Procuratore nazionale antimafia, e Giuseppe Ayala, pm nel maxiprocesso a Cosa Nostra, del Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e del Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Palermo Roberto Scarpinato. (ANSA).
   

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