Le scuole di Bologna restano
aperte al pomeriggio per dare ai ragazzi tra gli 11 e i 16 anni
non solo uno spazio dove studiare ma anche dove fare sport,
laboratori di arte, fumetto, videomaking e podcast. E magari
conoscere meglio la città, con visite ai monumenti e ai parchi
della zona. È ricca l'offerta di cui possono approfittare gli
allievi dell'IC 12 Farini (nel quartiere Savena) e dell'ISS
Belluzzi-Fioravanti (nel quartiere Borgo Panigale-Reno), dove
nelle scorse settimane, sulla scia del programma estivo 'Scuole
Aperte', ha preso il via la sperimentazione 'Scuole Aperte tutto
l'anno'.
Grazie a un impegno del Comune di Bologna e a circa 100 mila
euro di fondi europei, i due istituti non chiuderanno al
pomeriggio e fino alle 17 faranno attività per i ragazzi, grazie
a realtà del terzo settore come Dry-Art Ets per l'IC 12 Farni e
il consorzio Scu.Ter-Scuola Territorio all'ISS
Belluzzi-Fioravanti.
"L'obiettivo - chiarisce il sindaco Matteo Lepore - è
allargare la nostra fascia di intervento, raggiungendo tutta la
popolazione scolastica della nostra città. Solo attraverso la
scuola lo si può fare. Il progetto scuole aperte può dare questa
opportunità". Le attività pomeridiane si rivolgono "non solo ad
una nicchia di ragazzi ma a tutti", sottolinea Lepore, perché
sono loro "che hanno risentito di più delle limitazioni della
pandemia". E ora la priorità è fare in modo che superino quel
periodo difficile.
"Le baby gang sono un problema - conclude Lepore - ma se i
genitori pretendono da noi che diventiamo una forza di ordine
pubblico, ci pongono una domanda sbagliata. Noi possiamo
considerare i ragazzi come un problema di ordine pubblico, ma
dobbiamo affiancarli a livello culturale e sociale".
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