di Gioia Giudici
La casa mobile di soli 9 metri quadri dotata di tutti i comfort; il piccolo edificio prefabbricato in cemento completamente smontabile e rimontabile; la soluzione abitativa modulare, flessibile e trasportabile. Sono alcune delle house units protagoniste di Inhabits - Milano Design City, l'esposizione del Fuori Salone dedicata alle città del futuro e alla sostenibilità ambientale, che si snoda su un'area di 10 mila metri quadri nell'area del Castello Sforzesco, visitata da oltre 400 mila persone.
Le living unit saranno le protagoniste della design city: facili da costruire e trasportare, innovative in termini di materiali, tecniche di montaggio, tecnologie per la domotica e per l'efficienza energetica, concepite per rispondere a diverse esigenze: da quelle residenziali alle risposte alle emergenze abitative. Tra le proposte, 'aVOID', la Tiny House by Leonardo di Chiara: presentata come la più piccola casa mobile mai realizzata in Italia, è uno spazio abitativo di soli 9 metri quadri composto da una singola stanza grigia sviluppata longitudinalmente e priva di qualsiasi arredo. Attraverso l'apertura di specifici dispositivi a parete, lo spazio evolve orizzontalmente e si trasforma, adempiendo a tutte le più comuni funzioni di un'abitazione. Con misure che la rendono trainabile da un'auto, aVOID è pensata per lo sviluppo di "quartieri migratori" all'interno di grandi metropoli.
C.M.C. è invece un piccolo edificio realizzato in pareti prefabbricate di cemento armato che possono essere montate velocemente a secco in poche ore. Completamente smontabile e rimontabile, può essere demolito separando i materiali di costruzione per un successivo riutilizzo. Modulare, flessibile, trasportabile e in armonia estetica e funzionale con l'ambiente che la circonda, Genesi si presenta come una innovativa soluzione abitativa dall'impronta ecologica, così come lo è M.A.Di., il Modulo Abitativo Dispiegabile, un sistema costruttivo che usa la tecnica di dispiegamento per la realizzazione di edifici antisismici e la realizzazione di villaggi temporanei, anche in caso di calamità naturali. Il legno e le tecnologie di biocostruzione si uniscono invece nel concept-building Rubner Haus: un modulo in legno concepito come un organismo autosufficiente, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre l'energia, il cibo, l'ossigeno e l'acqua necessari a chi lo occupa.